
Alexa Chung si guarda attorno mentre sta guidando e maledice per l’ennesima volta la situazione. Deve andare a una sfilata per commentare l’evento per una trasmissione televisiva, ma sta andando tutto storto. Tanto per cominciare non è abituata a guidare. Di solito le viene messa a disposizione un’auto con autista, oppure prende un taxi. Questa volta però il suo agente le aveva dato una macchina presa a noleggio, “Così sarai più comoda” le aveva detto “ti puoi muovere come e quando vuoi tu, tanto è pagata dalla TV e avrai anche un parcheggio riservato”.
“Già molto più comodo!” pensa Alexa infuriata “intanto mi sono persa!”.
La strada le era stata spiegata sempre dal suo agente, ma doveva aver sbagliato qualcosa. Guardando fuori dal finestrino Alexa capisce di trovarsi in una zona periferica piuttosto malmessa. Ci sono infatti solo edifici vecchi e cadenti, alcuni sembrano decisamente disabitati, comunque molto diversi dal palazzo dove sta per cominciare la sfilata.
“Almeno non c’è traffico” pensa Alexa. Si trova infatti su una strada veloce con pochissime macchine. Alexa decide di accendere il navigatore. Per fortuna ricorda l’indirizzo. Dopo qualche secondo il percorso giusto le viene mostrato sullo schermo. Alexa respira di sollievo vedendo che si trova solo a una decina di chilometri dalla sua destinazione.
“Arriverò in un attimo, addirittura in anticipo” mentre pensa a questo la sua macchina sobbalza. Distratta dal navigatore infatti, ha smesso di guardare la strada e ha urtato il marciapiede. Alexa ferma la macchina sul lato della strada imprecando di nuovo.
Scesa dalla macchina viene investita da una forte ondata di caldo opprimente. E’ infatti una giornata molto calda e il contrasto tra l’interno macchina, fresco grazie all’aria condizionata, e l’esterno con l’asfalto arroventato dal sole, arriva come un pugno nello stomaco.
Alexa è vestita con abiti leggeri: una gonna di jeans corta che lascia vedere le sue lunghe gambe magre, una camicetta bianca leggera, quasi trasparente e ai piedi un paio di sandali bianchi col tacco.
Alexa controlla le ruote e scopre che la anteriore destra è a terra, distrutta dall’impatto col marciapiede, come aveva previsto.
Sempre più furiosa Alexa sta per tornare nell’auto per chiamare un carro atrezzi e un taxi, o meglio ancora il suo agente per fargli risolvere la situazione. Comunque non vede l’ora di risalire in macchina con l’aria condizionata, visto che si sente quasi svenire a causa del gran caldo.
“Qualche problema?” una voce alle sue spalle ferma Alexa che si gira a guardare.
E’ una ragazza ad aver parlato, Alexa non l’aveva nemmeno vista arrivare. La ragazza è quanto più possibile diversa da Alexa. Più giovane di lei, deve avere circa 25 anni, e almeno 15 centimetri più bassa. Ma pesante più del doppio della snella ex modella. La ragazza è infatti molto robusta. Indossa pantaloncini corti piuttosto larghi ma che sembrano aderenti su di lei, riempiti dalle sue cosce enormi. Anche la sua maglietta grigia sembra scoppiare spinta da un seno gigantesco. Le spalle sono larghe e muscolose, proporzionate alle braccia, che anche se hanno un po' di grasso sopra il muscolo del bicipite, terminano con avambracci duri e muscolosi, grossi più del doppio delle braccia magre di Alexa.
Alexa la guarda stupita. La ragazza le sorride tirandosi indietro i lunghi capelli biondi sudati. Anche sulla maglietta ci sono grosse macchie di sudore, segno evidente che deve aver camminato a lungo in quella giornata afosa.
“Ho forato quella maledetta gomma” risponde Alexa “ma non preoccuparti adesso chiamo qualcuno”.
“Posso cambiartela io se vuoi. Comunque io sono Claire”.
Dicendo questo la ragazza allunga la sua mano verso Alexa che risponde alla stretta.
Alexa è stupita dalla forza di Claire. Le sue dita tozze sembrano stritolare quelle esili di Alexa.
“Sarebbe grandioso” risponde Alexa ritraendo la mano “sei capace di cambiare una ruota?”
“Tranquilla aiuto spesso mio padre che ha un officina, sono brava nei lavori manuali”.
Alexa le sorride annuendo.
“Però dovrai pagarmi per il lavoro” continua Claire.
“Come? Oh certo, tranquilla ho dei soldi nella borsa in macchina” risponde Alexa stupita.
“Sono sicura che hai molti soldi in quella borsetta costosa” dice Claire avvicinandosi.
Alexa è un po’ intimorita adesso, mentre Claire la sta osservando con un sorriso decisamente intimidatorio.
“Oh beh forse non dovrei disturbarti” balbetta Alexa “dopo tutto posso chiamare un meccanico”.
Claire non risponde nulla. Adesso è molto vicina ad Alexa che è rimasta ferma con la mano sulla maniglia della portiera. Claire continua a guardarla negli occhi, adesso non sorride più.
Alexa non sa come reagire e comunque non ha il tempo di fare nulla, Claire si gira di lato e la spinge lontano dalla portiera. Alexa viene colpita in pieno petto, il colpo non è potente, Claire si è praticamente solo appoggiata, ma Alexa vacilla e deve appoggiarsi al cofano della macchina per non cadere.
Claire apre la portiera e prende la borsa di Alexa che era sul sedile anteriore, quindi chiude di nuovo la portiera sbattendola con forza. Alexa, ancora appoggiata alla macchina sussulta e guarda Claire con occhi spalancati.
“Eh si proprio una bella borsa” dice Claire guardando la borsetta di Alexa “oh non fare quella faccia, non avrai problemi a ricomprarti la borsa e quello che c’è dentro” aggiunge guardando Alexa.
Alexa si rimette in piedi e guarda Claire negli occhi.
“Cosa stai facendo! Questo è un furto! Non puoi prenderti le mie cose!” dice Alexa ma con voce tremante che mostra quanto sia spaventata in realtà.
“Non posso? Beh è quello che sto facendo! E tu non mi sembri in grado di impedirlo!” risponde Claire ridendo.
Alexa non risponde, non sa cosa fare. Si guarda attorno per cercare aiuto ma non vede nessuno, solo le macchine che passano per la strada che non notano nemmeno le due ragazze sul marciapiede. Potrebbe chiamare la polizia ma il suo cellulare è nella borsa, adesso nelle mani di Claire. Non pensa nemmeno di lottare con Claire per riprendersi la borsa. Alexa sa di essere molto più debole di quella ragazza robusta.
“Sai cosa? Quasi quasi riparo lo stesso la gomma, e mi prendo anche la tua macchina” dice Claire rompendo il silenzio.
“La macchina non è mia, è affittata” risponde Alexa maledicendosi subito per aver detto una cosa così stupida, in un momento del genere.
“Beh allora non ti dispiacerà se la prendo. Perché non mi aiuti a cambiare la gomma?”
“Cosa? Io…Non ti aiuterò a derubarmi!” risponde Alexa furiosa per l’arroganza della ragazza.
“Oh certo, e poi non credo che ne saresti capace” dicendo questo Claire si è avvicinata ad Alexa e le ha preso la mano.
“Guarda che manina delicata, sarebbe un peccato rovinarla” continua Claire accarezzando la mano di Alexa.
Stupita Alexa cerca di liberarsi ma Claire stringe la mano bloccando quella di Alexa che geme di dolore.
Allora Alexa colpisce con una sberla il braccio di Claire, ma è stupita lei stessa dalla debolezza del suo colpo. Le sembra di aver colpito un tronco con una piuma e davvero la braccia di Claire sembrano due grossi tronchi.
Claire non sembra nemmeno essersi accorta della sberla, mentre tiene ancora la mano di Alexa stretta nella sua, comincia ad accarezzarle il braccio usando solo due dita.
“Oh che bel braccino esile. Vorrei vederti mentre provi a sollevare la macchina col cric. Pensi di esserne capace?”
“Cosa? Io non so. Ti prego lasciami la mano, mi fai male” risponde Alexa piagnucolando.
Claire lancia via bruscamente la mano di Alexa che rischia di cadere ancora ma riesce a mantenere l’equilibrio barcollando sui tacchi.
“Guardati sei patetica” la prende in giro Claire “riesci a stento a reggerti in piedi. Vai via adesso prima che mi arrabbi davvero con te!”.
Detto questo Claire si gira e va verso il retro della macchina. Alexa rimane a guardarla confusa. Non sa cosa fare. Andarsene a piedi? Sembra l’unica soluzione possibile. Ma per andare dove? Non conosce quel quartiere e non ha soldi. Nemmeno i documenti, sono nella borsa. Già la sua borsa. Il viso di Alexa si illumina. Claire ha lasciato la sua borsa sul tetto della macchina mentre sta aprendo il baule, per prendere la ruota di scorta.
“Devo prendere la mia borsa e scappare” pensa Alexa “così avrò il mio cellulare e potrò chiamare aiuto”.
Alexa non si decide ancora ad agire. Claire la spaventa, non si è mai trovata in una situazione del genere e teme la reazione della ragazza se qualcosa fosse andato storto. Alexa pensa a cosa potrebbe succedere.
Sarebbe riuscita a prendere la borsa? Probabilmente si, Claire era distratta mentre prendeva la ruota di scorta e lei era vicina alla borsa, sul tetto della macchina. Le sarebbe bastato allungare la mano per prenderla.
Sarebbe riuscita a scappare? Alexa non è del tutto sicura. Sarebbe difficile correre coi tacchi anche contando sul fattore sorpresa. Claire però non le sembra molto veloce. Certo è forte, pensa, ma è anche grassa.
Dove sarebbe andata? Pensa alla fine. Alexa si guarda attorno e l’unica soluzione è attraversare di corsa la strada e poi nascondersi nelle vie tra i palazzi che vede. Alexa non conosce la zona ma capisce che è la sua unica possibilità.
Alexa fa un respiro profondo e si decide, afferra la borsa e scappa il più velocemente possibile.
Attraversa velocemente la strada e corre per la via di fronte. Arrivata dall’altra parte si gira un attimo a guardare e scopre con spavento che Claire si è accorta della sua fuga e che ha preso la borsa e il cellulare.
Alexa ha comunque un certo vantaggio e lo sfrutta tutto correndo più veloce che può. Arrivata al primo incrocio che trova gira a sinistra e si ferma un attimo. Le caviglie le fanno male per la corsa con quei sandali scomodi. Inoltre è già senza fiato. Si piega in avanti respirando affannosamente con la mano premuta sul petto magro, mentre sente il cuore che sembra scoppiarle dentro.
Decide di sporgersi per vedere se Claire sta arrivando e scopre con orrore che ha attraversato la strada e sta arrivando a cercarla.
Alexa continua la fuga ansimando e barcollando a ogni passo con le gambe che le tremano per la stanchezza e la paura.
Dopo pochi metri arriva davanti a una porta socchiusa di un palazzo che le sembra disabitato, pensa di entrare per nascondersi. La porta è bloccata e Alexa ci si appoggia col corpo spingendo con tutte le sue forze. Alla fine riesce ad aprirla ma si sente un gran rumore di oggetti che cadono. Probabilmente erano cianfrusaglie appoggiate alla porta che sono cadute quando Alexa l’ha spinta. Alexa entra comunque e si chiude la porta alle spalle. E’ nascosta nel buio ma teme che Claire sarebbe arrivata presto attirata dal rumore. Cerca di aprire la borsa per prendere il cellulare ma le mani le tremano e non riesce a sbloccare la cerniera. Inoltre sente dei passi fuori dalla porta. Claire è sicuramente già arrivata.
Alexa è terrorizzata, non respira neanche per paura di fare rumore.
“Non posso più scappare” pensa “devo trovare il modo per difendermi”.
A terra nota un grosso pezzo di legno, lo afferra decisa ad usarlo per proteggersi.
Intanto la porta si spalanca.
“Ho sentito un rumore qui dentro” dice Claire entrando “forse un piccolo topolino spaventato si è nascosto qui”.
Alexa si appiattisce contro il muro di fianco alla porta, nascosta nel buio, con il pesante randello che ha trovato in mano e la sua borsa sulla spalla.
Claire entra guardandosi attorno ma non la vede. Alexa è alle sue spalle e solleva il bastone decisa a colpirla in testa per tramortirla.
Il legno è piuttosto pesante e Alexa geme sforzandosi di alzarlo sopra la testa per colpire Claire dall’alto.
Claire la sente e con la coda dell’occhio nota Alexa. Riesce a spostarsi proprio mentre il randello cade sopra di lei.
Alexa, mancato il bersaglio, quasi cade in avanti mentre col legno picchia sul pavimento. Alexa sente il contraccolpo su in tutto il suo corpo magro ma riesce a non mollare la presa. Rimane ferma per qualche secondo respirando pesantemente e guarda Claire che si è girata verso di lei e ora si sta avvicinando.
Alexa solleva ancora il bastone e prova a colpire ancora Claire. Adesso però Claire è pronta a reagire e afferra il legno strappandolo facilmente dalle mani tremanti di Alexa. Claire ridacchia e lancia il legno lontano nella stanza.
Alexa è pietrificata e guarda Claire con gli occhi spalancati.
Claire allunga la mano e le afferra il braccio.
“Credevi davvero di mettermi ko?” dice mentre schiaccia con forza il piccolo muscolo morbido del braccio di Alexa.
“Ti prego. Ti prego” riesce solo a dire Alexa mentre si piega in avanti.
“Sei stata stupida a provare a scappare” dicendole questo Claire le lascia il braccio e si appoggia ad Alexa col corpo “Sono così arrabbiata che potrei anche prenderti a pugni in faccia”.
Alexa indietreggia ma arriva presto con la schiena contro il muro mentre Claire continua ad avanzare verso di lei. Alexa sente il muro sporco e ruvido e prova a liberarsi spingendo Claire lontano, ma è uno sforzo inutile: le sue deboli braccia si piegano subito e il grosso seno di Claire schiaccia facilmente il suo petto magro. Alexa è intrappolata schiacciata contro il muro dal pesante corpo di Claire e non riesce a respirare con la grossa pancia della sua aguzzina che preme contro la sua vita sottilissima. Non si accorge nemmeno che Claire le prende la borsa dalla spalla.
Presa la borsa Claire si allontana e Alexa cade a terra piangendo esausta.
“Tutta questa fatica per nulla! La tua preziosa borsa è ancora nelle mie mani!” dice Claire.
Alexa alza la testa e vede Claire che la sovrasta sorridendo.
“Prendi pure tutto. Ma ti prego chiama solo un taxi per me. Voglio solo andarmene. Non ti serve tenermi qui” implora Alexa.
Claire la guarda sorridendo e fa segno di no con la testa. Poi apre la borsa e prende il cellulare di Alexa.
“Vuoi il tuo prezioso telefono? Vieni a prenderlo. Ti prometto che se riesci solo a toccarlo è tuo, te lo ridarò” dice Claire porgendole il cellulare.
Alexa si alza lentamente e una volta in piedi, scatta in avanti cercando di prendere il suo cellulare. Claire però è più veloce e lo ritrae in fretta mentre con l’altra mano spinge Alexa sulla testa, impedendole di avvicinarsi. Per qualche secondo Alexa tenta inutilmente di avanzare agitando le sue lunghe braccia verso la mano di Claire che stringe il suo telefono. Si rende conto ben presto che è inutile e si ferma . Claire smette di trattenerla.
“Ti sei già arresa? Beh allora me lo tengo io”
Ma Alexa scatta ancora in avanti cercando di sorprenderla. Questa volta Claire afferra la sua mano intrecciando le esili dita di Alexa tra le sue tozze e forti.
“Vuoi provare una prova di forza con me?” chiede Claire ridendo.
Alexa non capisce, almeno fino a quando Claire non comincia a premerle la mano spingendo le dita. Alexa prova a resistere ma cede subito. Strillando per il dolore si piega in avanti cercando di liberarsi dalla presa. Claire non molla e le torce il braccio dietro la schiena. Alexa bloccata e col braccio che le sembra sul punto di spezzarsi sente l’altra mano di Claire che le accarezza il piccolo seno. In un attimo Claire le strappa la camicetta e le lascia il braccio.
Libera Alexa cerca di coprirsi il petto nudo con le mani ma Claire gliele afferra e le sposta bruscamente.
“Che tette minuscole!” la prende in giro “non ti serve nemmeno un reggiseno. Sembri una ragazzina di 10 anni”.
Claire si avvicina ancora e comincia ad accarezzarle le costole che si muovono sotto la pelle delicata di Alexa che respira affannosamente per la paura.
“Sei magrissima! Praticamente uno scheletro. Scommetto che hai sempre disprezzato le ragazze grosse come me”.
Alexa non riesce a parlare e fa solo segno di no con la testa, continuando a piangere silenziosamente.
Claire le accarezza ancora il braccio adesso nudo.
“Vorresti un po’ dei miei muscoli adesso vero?” le chiede ancora Claire.
“Ti prego basta adesso. Cosa vuoi ancora?” riesce a dire Alexa.
Per tutta risposta Claire le afferra la spalla e la spinge a terra.
“Togliti le scarpe!” ordina Claire.
“Cosa? Perché?”.
“Ho detto toglile!” dice ancora Claire stringendo questa volta la mano sulla spalla di Alexa.
Alexa obbedisce tremando. Tolte le scarpe Claire la afferra per i capelli e la rimette in piedi. Con Alexa in piedi davanti a lei Claire comincia a slacciarle anche la gonna che cade a terra. Alexa è completamente immobile e inerme, ha solo un sussulto quando Claire infila le mani sotto le sue ascelle e la solleva.
“Sei leggera come una piuma!” dice Claire che poi lancia Alexa a terra.
Alexa cade rovinosamente e si raggomitola gemendo. Claire raccoglie i suoi vestiti e le scarpe, oltre alla borsa coi soldi e il cellulare.
“Adesso sei nuda, senza soldi e non puoi chiamare nessuno” dice Claire “ti consiglio di restartene qui nascosta. Forse prima o poi la polizia rintraccerà i movimenti del cellulare e ti verranno a cercare”.
Claire si china su Alexa e le accarezza per l’ultima volta il corpo magro, quindi si rialza e esce lasciando Alexa sola raggomitolata a terra in lacrime.