Tratto da una storia vera. Un ragazzo racconta ciò che ha vissuto ad un suo amico.
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Sono fidanzato da 5 anni con una ragazza di nome Lara. 22 anni, capelli neri, magra, un bel culo. Ma la cosa che mi fa impazzire di lei è il suo seno. Una quinta abbondante. Siamo una coppia normale, siamo felici insieme, eccetera.
Però, per due anni mi sono portato a letto un'altra ragazza, Martina. 21 anni, capelli castani, stessa corporatura della mia fidanzata, il seno poco più piccolo rispetto a quello di Lara. La conobbi per caso. Io stavo passando un periodo no con la mia fidanzata e Martina mi riservava attenzioni che mi mancavano. Tempo un mese e siamo andati a letto insieme.
Comunque lei sapeva che ero fidanzato ma non le importava. Disse che le piaceva la sensazione di fare qualcosa di sbagliato. E dopo un po' che ci siamo frequentati ha iniziato a chiedermi paragoni tra lei e la mia ragazza. Sesso, tette, figa. Tutto. La cosa incredibile è che erano quasi identiche. La stessa fermezza nelle tette, la stessa intensità durante il sesso, la stessa bravura nei pompini e nelle spagnole. Prima che mi rompessi la gamba, feci una settimana in cui scopai come un dannato. Lunedì, martedì e giovedì con la mia ragazza (Lara), mercoledì, venerdì e sabato con l'altra ragazza (Martina). Domenica era il giorno di riposo (anche perché ero distrutto).
Tutto è iniziato da lì. Solo sesso. Ma Martina era incredibile. Pensavo che Lara fosse brava ma trovare un'altra ragazza con le stesse capacità mi ha fatto immediatamente pensare a uno scontro tra le due.
Provai subito a convincere ma mia fidanzata, ancora prima di conoscere Martina, a lottare contro altre ragazze. Soprattutto con le sue tette. Sia lei che molte delle sue amiche avevo dei seni ben sviluppati e sarebbe stato incredibile vederli lottare. Inutile dire che a Lara non importava delle mie fantasie. Mi disse che sarebbero rimaste tali.
Provai a convincere anche Martina. Magari non avere una relazione avrebbe aiutato, ma anche lei mi diede la stessa risposta della mia fidanzata. Continuai a fantasticare per conto mio, mettendo molte volte Lara e Martina a confronto. A volte vinceva una, a volte vinceva l'altra. Non avevo un campione fisso perché… mi piaceva immaginare l'una dominare l'altra e viceversa.
Ma nella realtà, chi avrebbe vinto tra le due ragazze che mi condividevano? Le tette della mia fidanzata avrebbero demolito quelle della mia amante? O Martina avrebbe appiattito il seno della mia fidanzata?
E ora, dopo un anno, ho avuto la mia risposta.
Successe durante il quarto anno della mia relazione con Lara, Martina mi stava scopando senza inibizioni. Sembrava un animale selvaggio. Poco prima, mi aveva confessato che si era innamorata di me. E beh, ammetto che anche io lo ero, ma amavo anche Lara e Martina lo sapeva. E sembrò dargli sempre più fastidio.
Molto spesso, Martina sembrava competere durante il sesso.
"Com’è andata con la tua ragazza, ieri?"
"Bene, non sospetta nulla"
"Avete fatto sesso?"
"Sì"
"E com'era?"
Continuava a farmi domande di questo genere, spingendomi ad ammettere che lei era meglio. Ma quando vedeva la mia titubanza nel rispondere, sembrava arrabbiarsi… aumentando poi il ritmo con cui pompava i fianchi.
Cercava sempre di farmi venire più velocemente di Lara. A volte vinceva, altre no, sempre a distanza di uno o due secondi.
Il mio tradimento era iniziato due anni fa. Ero fidanzato con Lara ma frequentavo anche Martina. E la mia ragazza non ha mai sospettato nulla: aveva una vita piena di impegni, quindi era normale vederci solo alcuni giorni della settimana.
Ma Martina non la pensava così. Cominciò ad essere gelosa. Cominciò a volermi solo per lei.
E così, un giorno, mandò un messaggio a Lara, per un caffè… Per parlare. Ero con Lara quando è arrivato il messaggio. Le due ragazze si conoscevano di vista, ma non avevano mai parlato più di tanto. Forse solo un rapido saluto. Lara mi diceva che era una puttana per come si vestiva, ma era normale per me: per la mia fidanzata, ogni ragazza che mi guardava per più di un secondo era una puttana. Normale gelosia immagino.
Tuttavia, quando lessi il messaggio di Martina, sbiancai. Martina non aveva scritto nulla su di noi due, ma aveva invitato Lara con una scusa. Lara accettò a malincuore. Non sapeva il perché lei voleva parlarle, ma la mia ragazza è curiosa, e voleva sapere il perché Martina aveva il suo numero e quello che voleva chiedergli.
Probabilmente Martina aveva preso il numero della mia ragazza dal mio telefono senza dirmi nulla.
Ad ogni modo, lei uscì alle due del pomeriggio. Tornò a casa alle nove della sera.
L’attesa mi stava uccidendo. Quando Lara entrò dalla porta, mi precipitai da lei.
"Quindi? Cosa voleva?"
Mi fissò con un'espressione arrabbiata.
"Cazzo! Lo sa!" pensai.
Mi meritai lo schiaffo che mi tirò. Avevo sbagliato, lo sapevo. Ma quando la guardai in volto, aspettandomi il suo sguardo severo ed il litigio che avrebbe portato alla rottura, vidi qualcosa di diverso. Nei suoi occhi vidi dolcezza. Non capivo.
"Scusami... è colpa mia… sapevo che tre anni fa ti ho ferito con il mio carattere di merda e... posso capire il perché di quello che hai fatto"
Non credevo a quello che sentivo. Come potevo? Lara si era presa la colpa per il mio tradimento! Lei continuò
"Martina è una bella ragazza, i suoi seni sono enormi. Capisco il perché mi hai tradito con lei..."
Ho provato a parlare, ma Lara mi ha coperto la bocca, baciandomi dolcemente. Le sue labbra tremavano.
"Ma tu sei mio e lo sarai per sempre" finì lei, appoggiando la sua testa sul mio petto.
Le sue parole mi colpirono come un macigno. Come ho potuto fare quello che ho fatto? Chiesi subito cosa si erano dette, volevo sapere, ma lei è rimasta sul vago.
"Abbiamo parlato a lungo. Mi ha parlato del vostro incontro e... di quelli seguenti. Ora capisco il perché la domenica eri sempre stanco” rise divertita “Abbiamo mangiato insieme, ridendo e scherzando, e anche lei non sopporta molte cose su di te" ridacchiò.
Mi immaginai le due ragazze che ridevano insieme, andando poi a immaginare il sesso a tre che sarebbe potuto venire fuori. Cazzo, sarebbe stato fantastico! Ma questo era solo una mia fantasia.
"Le cose sono diventate serie quando mi ha chiesto di lasciarti"
Io spalancai la bocca per la sorpresa. Martina le aveva chiesto cosa?!?
"Ho rifiutato, ovviamente. Io ti amo e non ti lascerò mai, ma anche lei prova lo stesso. Quindi abbiamo concordato che sarai tu a deciderai: starai due settimane con me e due settimane con Martina, ed alla fine dovrai scegliere con chi stare" iniziò Lara, poi si avvicinò per sussurrarmi nell’orecchio "Sarà una sfida di sesso. Dovrai scegliere la migliore"
Il mio cazzo si è indurito improvvisamente. Una delle fantasie erotiche più belle diveniva realtà. Due ragazze che facevano a gara, scopandomi nel miglior modo possibile. Beh, Martina cercava di competere già da prima, ma ora anche Lara avrebbe partecipato. Era ufficiale. Il mese del sesso sfrenato ebbe inizio.
Le prime due settimane toccarono a Lara. Se prima era un animale a letto, ora era una tempesta! Ma nel bel mezzo delle nostre sessioni sessuali (due di mattina, quattro di pomeriggio e due di sera... al giorno) iniziai a prendere i tempi delle prestazioni. Pompini, spagnole, tutto.
Non avevo dimenticato il perché di tutto questo.
Le ultime due, fu il turno di Martina (una scopata al mattino, sei al pomeriggio e due alla sera). Anche lì, presi i tempi.
I risultati? Non ricordo bene gli esatti tempi, ma so chi ha vinto nelle settimane.
Settimana 1 - 3: Pompini (Lara), Spagnola (Martina), Sesso (Martina)
Settimana 2 - 4: Pompino (Martina), Spagnola (Lara), Sesso (Lara).
Sempre alla pari. Sempre alla pari. Come potevo scegliere se erano sempre alla pari? Da una parte ero contento, scopare con loro era incredibile. D’altra era frustrante il non scoprire chi era la migliore.
Ovviamente, durante le settimane, entrambe le ragazze cercavano di screditare l’altra.
"Toccale. Senti come le mie tette sono più sode delle sue"
"Riesce a ingoiare così tanto il tuo pene? No, vero? Solo io arrivo fino in fondo, eh?"
Erano solo due delle cose che mi dicevano per farmi pensare chi era la migliore.
Venne la fine del mese ed io non avevo una risposta. Martina mi guardò con sospetto. Sapeva che il mese appena passato era stata la cosa migliore che mi fosse capitata ed era ovvio che non volevo che finisse.
Martina lo capiva, così decise di portare avanti la cosa.
"Allora decideremo noi due"
La guardai senza capire.
"Parli sempre delle tue fantasie: due donne che lottano per te. Perfetto, è ciò che avrai"
La mia mascella cadde all'improvviso. Stava per succedere davvero? No, era impossibile. Avevo esaudito una fantasia, difficile soddisfarne due.
"Lara non accetterà mai" dissi.
"Lascia fare a me" rispose sicura Martina.
E così, si incontrarono per un nuovo caffè. Anche Lara sapeva che mi era impossibile scegliere. Ma questo incontro durò molto meno. Quando Martina tornò a casa sua, mi sorrise.
"Quindi?" chiesi impaziente.
"Ha accettato. Tra una settimana ci vedremo a casa tua"
Alzai le braccia al cielo, in segno di vittoria. Non ci credevo! Come potevo crederci?
"Come combatterete?"
"Le nostre tette. Siamo orgogliose dei nostri seni e a te piace il... Titfight, giusto? L’ho detto bene?"
Annuii alla mia testa. Ne avevo parlato con entrambe, quando cercavo di convincerle. Non essendoci una traduzione in italiano, utilizzati la parola in inglese. E loro se ne sono ricordate.
"Tra una settimana vedrai le mie tette dominare quelle di Lara. Ma fino ad allora, non potrai vedere nessuno delle due. Dobbiamo informarci al meglio su questa cosa e…” mi guardò i pantaloni, immaginando la mia virilità “... non possiamo avere distrazioni” disse leccandosi le labbra.
Accettai, anche se a malincuore. Non potevo vederle, ma forse era meglio così, no?
La settimana passò rapidamente, per mia immensa fortuna. Sapevo che Lara e Martina avevano raccolto informazioni. Forse sono persino andati sui siti che frequentavo anche io. Magari avevano letto le stesse storie che avevo letto io, visto gli stessi video. Addirittura potevo aver chiesto a qualcuno! Dio, che eccitazione.
E poi il giorno arrivò.
Lara venne da me poco prima dell’ora dell’incontro. Aveva un po' di preoccupazione sul volto, ma potevo capirlo. Avrebbe lottato per il suo fidanzamento. Potevo solo immaginare come si sentiva. Ci siamo baciati dolcemente per alcuni minuti, seduti sul divano, prima che Martina entrò in casa. Anche se aveva meno da perdere, o almeno credo, anche lei era preoccupata. Se perdeva, non avrebbe più potuto vedermi. Mi baciò, sedendosi al mio fianco, dall’altra parte.
Non è iniziato subito. Prima, ci sedemmo per prendere un caffè, ma la tensione poteva venire tagliata con un coltello. La scena aveva un qualcosa di comico. Le due ragazze che sembravano sul punto di scoppiare, ed un ragazzo spensierato che faceva il caffè. Talmente irreale che ancora non ci credo.
Entrambe si scambiavano occhiate di risentimento col passare del tempo, rimanendo sempre in silenzio. Beh, finché non parlò la mia ragazza.
"Penso che possiamo evitare di farlo" iniziò, sorridendo innocentemente “Insomma, cosa abbiamo intenzione di fare?"
Martina sorseggiò il suo caffè prima di rispondere.
"Sai... penso che tu abbia ragione" sorrise Martina. Sentì immediatamente il suo piede sfregarsi contro la mia gamba sinistra "non c'è bisogno di farlo... se vai via" finì alzando le spalle.
Le parole caddero nella stanza. Guardai immediatamente la mia ragazza. Rispose senza perdere il suo sorriso.
"Temo di non essere io quello che deve andarsene” rispose Lara, iniziando a sfregare il suo piede sulla mia gamba destra. Probabilmente sapeva che anche la ragazza di fronte a lei lo stava facendo.
"Temo che questo sia impossibile" disse Martina perse il suo sorriso.
"Allora credo che non ci sia altra scelta" replicò Lara, diventando seria.
Senza dire nulla, si alzarono dal tavolo e si diressero verso la mia stanza. Li seguì immediatamente.
Entrai nella stanza per trovarle già ai lati del letto matrimoniale.
"Chiudi la porta" ordinò Lara.
Dopo averla chiusa, mi voltai verso di loro, sedendomi sulla sedia vicino alla scrivania. Era un po' a destra rispetto al letto, ma non importava.
"So che hai letto dei titfight" disse Martina, piegando leggermente la testa verso sinistra.
"E so che l'hai fatto anche tu" rispose la mia ragazza, mettendo le mani sui fianchi.
"Allora perché non aumentiamo la posta in gioco?" Martina sorrise malvagiamente.
Non capivo cosa stesse succedendo, ma a quanto pareva Lara sì.
"Una punizione..." rispose Lara annuendo.
"Sì... voglio che ti veda mentre lecchi il suo sperma dalle mie tette dopo che ti avrò battuta" annunciò Martina, facendomi l’occhiolino.
Cazzo! Era come nelle storie! Ed io ero lì, ad assistere! Cazzo, cazzo, cazzo!
"Sì... sono d'accordo" iniziò Lara "a parte una cosa... sarai tu a leccare le mie tette superiori!"
Martina strinse gli occhi, abbandonando il suo sorriso. Il mio sguardo continuava a spostarsi da destra a sinistra, soffermandosi sulle due ragazze.
"Possiamo iniziare, quindi" disse Martina.
“Prima tu…” intervenne la mia fidanzata.
La ragazza a sinistra sorrise e iniziò a togliersi la maglia che indossava. Lo sollevò sopra la sua testa, rivelando il reggiseno di pizzo nero che sapeva mi faceva impazzire, e poi la lasciò cadere a terra. Lara la fissò intensamente, fissò quelle tette che sapeva avevano catturato il suo ragazzo e ora minacciavano di portarlo via da lei. Martina sorrise mentre slacciava il reggiseno e poi lo lasciava cadere a terra. Le sue tette rimbalzarono leggermente quando furono finalmente libere. I suoi capezzoli rossi erano già turgidi. Era eccitata e sapeva che anche Lara lo era.
"Tocca a te..." disse Martina dopo pochi secondi di assoluto silenzio, facendo contemplare le sue meraviglie alla ragazza di fronte.
La mia ragazza sospirò, distogliendo lo sguardo dalle tette della sua avversaria. Annuì, sbottonandosi la camicia azzurra. Indossava un reggiseno viola, lo stesso della nostra prima volta. Ho sentito il mio pene pulsare nelle mie mutande. Sentivo la cerniera dei jeans bloccare la mia erezione. Ero dannatamente eccitato.
Quando si tolse il reggiseno, vidi Martina fissare intensamente il seno della mia ragazza. Quel seno era l'unica linea difensiva dal suo desiderio. Due tette che le vietavano di avermi tutto per lei. Lara iniziò a massaggiarsi il seno. I suoi capezzoli rosa erano già pronti per la battaglia.
"Ora capisco perché è venuto da me" disse Martina, sollevando il suo mento, cercando di insultare le tette della mia ragazza.
"Ora capisco perché non mi ha ancora lasciato" replicò la velenosa Lara, insultando il seno della mia amante.
Martina fece una smorfia divertita. Si fissarono attentamente, prima di togliersi i pantaloni e restare in mutande. Questa parte dello striptease fu più veloce. La loro attenzione era ancora sulle tette dell’altra ragazza.
Salirono sul letto, rimanendo in ginocchio a pochi centimetri di distanza. Le loro tette erano pericolosamente vicine. Guardai i loro visi. I loro occhi ballavano dalle tette agli occhi della ragazza che stavano per affrontare. Senza nemmeno toccarsi, i loro respiri si fecero già più pesanti. Da quello che sapevo, era la prima volta per entrambe di essere vicine ad un’altra ragazza, in quella situazione.
Fu Martina la prima a parlare.
"È mio" disse, respirando profondamente.
"No, è mio" rispose immediatamente la mia fidanzata.
"Alla fine sarà solo mio” disse Martina.
Prima che Lara potesse rispondere, le tette di Martina entrarono in contatto con quelle della mia ragazza. Entrambe sospirarono pesantemente, anche se Lara sembrò essere in svantaggio a causa del colpo a sorpresa.
Lara si riprese immediatamente e spinse in avanti le sue tette. Questa volta fu il turno di Martina a trovarsi in svantaggio, ma per pochi secondi. Così, iniziarono a spingere le tette insieme. Lentamente, ma in maniera pesante. Spingevano insieme con tutta la forza che potevo avere, usando le mie ginocchia per fare leva. Ben presto, entrambe le ragazze si appoggiarono l'una sull'altra, per non cadere e per diminuire la distanza tra di loro. All'inizio, era un botta e risposta. Prima spingeva Martina, poi Lara, ancora Martina, e poi ancora Lara. Continuarono così per diversi minuti, ma riuscì a vedere che le ragazze stavano incominciando a spingere insieme le tette sempre più velocemente. Non ricordo quando, ma dopo un po' le ragazze iniziarono a spingere le tette allo stesso tempo. Vidi la carne premersi e gonfiarsi ai lati, mentre i corpi delle due ragazze si avvicinavano e si allontanavano incessantemente.
Di tanto in tanto vedevo i capezzoli uscire dalla carne, per poi tornare a pugnalare di nuovo la carne nemica. La stanza si riempì di gemiti dolci e sensuali, che conoscevo bene. Erano gli stessi gemiti di quando eravamo a letto. Riconoscevo i gemiti di Martina mischiarsi a quelli di Lara mentre i capezzoli penetravano nella carne. Non riuscivo a capire chi stava vincendo, entrambe sembravano così eccitate per le nuove sensazioni che mi era impossibile.
All'improvviso, Lara prese l'iniziativa. Se quello che aveva letto su internet era servito qualcosa, sapeva che questi tipi di lotte non vengono mai vinte solo con quelle piccole spinte. La mia ragazza spinse più forte, facendo indietreggiare abbastanza la schiena di Martina. Lara oscillò i seni da sinistra a destra. In quel frangente riuscì a vedere il rossore delle sue tette di bianco latte, poco prima di colpire le tette della mia amante. Quando sentì lo schiaffo carnoso, entrambe le ragazze grugnirono, ma Martina gemette subito dopo, alzando la testa di scatto. Le sue tette vennero spinte violentemente a destra dal colpo di Lara. Ma la mia fidanzata non aveva ancora finito. Quando Martina ritornò in posizione, le sue tette vennero colpite da un nuovo slancio. La mia amante guaì di nuovo, e i suoi occhi iniziarono a bagnarsi. Potevo vedere il sorriso forzato della mia ragazza mentre stava oscillando il terzo colpo.
Pensavo che forse non poteva essere come la mia fantasia. Il dolore che sentivano era troppo, quindi sarebbe finito molto velocemente.
Ma Martina la pensava diversamente. Aspettò il colpo della rivale, per intercettarla a metà strada, oscillando a sua volta il suo seno.
Lo schiaffo che ne scaturì echeggiò nella stanza, seguito dal gemito di dolore di Lara. Le loro tette si erano incontrate a metà strada, ma Martina era pronta a resistere al dolore del colpo, quindi grugnì soltanto. Lara rimase a bocca aperta mentre Martina la colpì una seconda volta, vendicandosi. Anche le tette rosa di Martina si erano arrossate. La mia amante oscillò velocemente le sue tette, dando colpi veloci alle tette della mia ragazza, ma come prima, all'ultimo colpo, Lara riuscì ad intercettarla. Iniziarono quindi a dondolare le tette insieme. Ogni due o tre secondi, se sentiva uno schiaffo carnoso, seguito dai grugniti e dai gemiti delle due. A volte era Martina a lamentarsi, altre Lara. Ho perso il conto quando Lara era in svantaggio di due gemiti. Entrambe combatterono senza sosta, e sapevo che volevano piangere, le vedevano, ma non potevano. Non volevano mostrare alla ragazza di fronte che stavano male.
Ben presto, i colpi divennero sempre meno frequenti. Potevo vedere i loro corpi luccicare per via del sudore mentre ansimavano ogni momento. Si guardavano sempre prima di colpirsi, quasi volendo essere sicure che l’altra ragazza avrebbe avuto il coraggio di continuare quella sfida. Ansimavano e gemevano, con tette incredibilmente rosse. Dopo questa lotta, i lividi sulle loro tette rimasero per alcune settimane.
Un'ultima slancio, e le ragazze caddero sul letto. Le loro tette si sfiorarono invece di colpirsi, facendo perdere ad entrambe l'equilibrio precario che avevano.
Rimasero lì, sdraiate di lato, massaggiandosi le tette, dandosi la schiena a vicenda. Lara mi fissò con uno sguardo addolorato, mentre respirava pesantemente. Potevo solo immaginare il dolore che sentiva. Mi guardò con paura e dolore. Sentiva che stava perdendo?
Il nostro scambio di sguardi si interruppe quando Lara sentì Martina iniziare a tirarsi su. La mia ragazza non perse tempo e si rimise in ginocchio, dandomi la schiena.
Si fissarono per qualche secondo, prima di scagliarsi l'una contro l'altra. Non riuscivo a vedere bene, ma potevo vedere la faccia di Martina mentre stringeva i denti quando spingeva le sue tette in avanti e sentiva quella di Lara. Vedevo la determinazione nei suoi occhi. Detestava perdere.
Dopo una decina di minuti, Martina iniziò a spingere indietro Lara, fino a farla scivolare giù dal letto.
Lara cadde a terra con un tonfo, urlando più di sorpresa che di dolore. Martina sorrise vittoriosa mentre Lara si alzava velocemente.
"Non hai ancora vinto, cagna!" disse la mia ragazza salendo sul letto.
"Ma vincerò" rispose Martina, sorridendo.
La mia vista era di nuovo eccellente, potevo vedere di nuovo entrambe le ragazze. Ora Lara era a sinistra e Martina a destra. Notai subito che le loro tette non si stagliavano più alte e fiere sul petto, ma ora pendevano verso il basso. Si gettarono l’una contro l’altra di nuovo, stringendosi per evitare di scivolare a causa del sudore.
Un bearhug! Due donne che si abbracciano per pressare insieme le loro tette in ogni modo possibile. Quante volte l'ho sognato? Quante volte l'ho immaginato?
Le due ragazze iniziarono a stringere più forte che potevano. Potevo sentire i loro grugniti di sforzo cercando di spingere indietro le tette dell’altra ragazza con le proprie. Ma la stanchezza si fece sentire quasi subito e dovettero appoggiarsi l’un l’altra per restare in ginocchio. Avevano messo le loro teste sulla spalla dell'altra ragazza mentre continuavano a premere insieme le tette che amavo. Martina mi guardò con la coda dell'occhio e sorrise velocemente, prima di sussurrare all'orecchio di Lara abbastanza forte da poterla sentire.
"Le senti? Senti le mie tette.... appiattire... le tue?" sussurrò la mia amante mentre spingeva i suoi seni in avanti.
La risposta non tardò ad arrivare
"Cazzate... le mie tette stano… spingendo indietro… le tue"
La verità è che nessuna delle due stava vincendo. Erano sempre state alla pari. E anche ora, le loro tette erano nella stessa situazione. Ad ogni spinta, le loro tette avrebbero respinto le altre, ma poi la rivale avrebbe spinto a sua volta, invertendo la situazione. Ansimavano e grugnivano mentre le loro tette continuavano ad essere pressate insieme. Sembravano voler far esplodere il seno dell’altra ragazza, aumentando sempre di più la pressione esercitata.
Ma come insegnano le migliori storie, la lotta non può durare per sempre. E anche qui, la fine era vicina.
"Merda!" Lara gemette mentre Martina si sporse in avanti.
La mia ragazza indietreggiò e quando cercò di rimettersi in posizione, fu trattenuta da una nuova spinta da Martina.
La mia amante cominciò a sorridere sadicamente mentre spingeva indietro la mia ragazza. Lara gemeva ogni volta che era costretta a tornare indietro, mentre la sua schiena veniva spinta indietro. Nei suoi occhi vidi la paura mentre guardava la sua rivale spingerla verso la sua fine. Dovette piegarsi sui gomiti per fermare la caduta. Martina si allungò su tutta la sua altezza per usare tutto il suo peso sulla sua rivale. Le loro tette erano ancora pressate insieme, ma le ragazze non si stavano più trattenendo per non cadere. Lara aveva i gomiti puntati sul letto, mentre Martina aveva spinto indietro le braccia per spingere le sue tette più forte che poteva contro quelle della mia ragazza.
"Cedi, cagna! Cedi!" iniziò ad urlare Martina con un sorriso vittoriosa.
La vittoria era vicina, lo sentiva. Se avesse fatto cadere sulla schiena, Martina avrebbe potuto usare le sue tette per sottomettere finalmente la mia fidanzata, ottenendo l’agognata vittoria.
Lara continuò a scuotere la testa, cercando di resistere al peso della ragazza. Sapeva che non sarebbe durata molto a lungo, i suoi muscoli bruciavano, le sue tette pulsavano. Avrebbe perso. Martina si voltò verso di me, leccandosi le labbra. Ho visto la vittoria e la lussuria nei suoi occhi. Conoscevo molto bene quello sguardo. Mi ha sempre guardato così prima di scoparmi come un animale. Con quello sguardo voleva dire "Sei mio ora!”
Ma non è durò a lungo. Martina non capì cosa fosse successo, ma io lo vidi
La mia ragazza stava per cedere, era lì per farlo. Ma quando vide che Martina si voltava verso il suo ragazzo, si rese conto di avere l'unica possibilità per uscire da quella situazione. Scivolò di scatto verso di me e Martina cadde di lato senza che lei potesse fare nulla. Vidi il suo sguardo cambiare in spavento mentre cadeva. Cadde dietro a Lara, che non perse tempo. Si voltò velocemente e mentre Martina si stava tirando su, lei spinse le tette contro quelle di Martina. Le due rimasero per qualche secondo immobili, a mezz'aria. Lara cercava di spingere giù Martina, e la mia amante cercava di respingere la mia ragazza. Ma alla fine, le tette bianco latte spinsero indietro le tette rosa e Martina, facendola cadere sulla schiena. Lara si arrampicò sulla mia amante e intrecciò le sue mani con quelle di Martina, bloccandole sul letto.
"Stai lontana da me, stronza!" urlò Martina.
"Fanculo!" rispose Lara.
La mia ragazza iniziò a muovere le spalle, macinando le sue tette in quelle di Martina, che l'ha imitata senza aspettare.
Le loro tette iniziarono a essere pressate insieme mentre si muovevano lentamente ma brutalmente. Le due ragazze chiusero gli occhi dopo pochi minuti. Sapevo che la lotta sarebbe finita presto. Entrambe dovevano resistere, entrambe dovevano distruggere le tette dell’altra ragazza.
E quando sentì una ragazza gemere, sapeva chi aveva vinto.
All'improvviso Lara aprì gli occhi, guardando il viso della ragazza di fronte a lei. Martina aprì gli occhi subito dopo. Solo una cominciò a piangere. Le lacrime scesero velocemente sulle sue guance, cadendo sul viso della ragazza sdraiata sulla sua schiena. Lara stava piangendo. Stava piangendo. Un nuovo gemito, e la resa arrivò.
"Basta... per favore" sussurrò Martina, iniziando a piangere anche lei.
I gemiti provenivano dalla mia amante, che si rese conto che non poteva vincere contro le tette più forti della mia ragazza. Lara pianse perché poteva smettere di nascondere il suo dolore.
Rimasero così, immobili e piangenti, con le tette ancora premute insieme. Il seno di Lara aveva quasi inghiottito le tette della rivale. Quando si alzò, le sue tette assomigliavano a due enormi gocce d'acqua, mentre quelle di Martina erano piatte sul suo petto, cadendo ai lati.
"Sai cosa succede adesso?" Lara sorrise mentre si massaggiava le tette.
Quando Lara iniziò ad alzarsi capii immediatamente cosa voleva fare. Mi sbottonai velocemente i pantaloni e tolsi il pene dalle mutande. Lara mi baciò mentre la sua mano iniziò a massaggiare la mia virilità. Poi, inginocchiata, incominciò a segarmi con le sue tette, avvolgendo il mio pene nella sua sudata ma vittoriosa carne. Una magnifica sensazione. Guardai Martina ancora sdraiata sul letto. Lei mi guardò piangendo. Nei suoi occhi c'era solo la sconfitta. Aveva perso. Era sicura di vincere, ma aveva perso.
Vengo infine sulle tette di Lara. Lei mi lecca la punta del mio pene prima di alzarsi, tornando sul letto. Le sue tette erano a pochi centimetri dalla faccia di Martina, che si rifiutò di girarsi verso la rivale.
"Leccale..." chiese Lara, avvicinando il seno al viso della ragazza sconfitta.
Ma Martina rimase immobile, mordendosi le labbra.
"Leccale! È la tua ultima possibilità di assaggiare il suo sperma" ordinò Lara.
Martina chiuse gli occhi e si voltò dopo pochi secondi. Quando aprì gli occhi, vide lo sguardo severo della mia ragazza. La sua lingua si mosse rapidamente, raccogliendo una goccia che stava per cadere dal capezzolo della mia fidanzata.
Lara rimase a bocca aperta mentre la mia amante le leccava le tette, assaporando il mio sperma per l'ultima volta. Credo che nella sua mente cercava di capire come aveva perso.
Quando finì, Lara la schiaffeggiò.
"Prendi le tue cose e vai. Non voglio vederti mai più!" urlò in faccia alla perdente.
Martina si alzò dal letto e raccolse le sue cose, guardandomi in lacrime. Forse sperava che le dicessi di rimanere, che non era tutto finito. Ma non potevo farlo. Non sarebbe stato giusto. Dopo pochi minuti, Martina lasciò la casa.
Lara e io abbiamo scopato, guidati dai sentimenti del combattimento. Ho appagato le sue tette in tutti i modi possibili. Leccandole, giocando con loro, succhiandole. Penso di aver dato il massimo. Nove orgasmi. Prima e unica volta. Ancora adesso Lara mi prende in giro per non superare i tre orgasmi.
L'ultima volta che vidi Martina?
Era ad una festa, alcuni mesi fa. Le sue tette erano grandi come me le ricordavo. Stava ballando, decisamente ubriaca. Quando mi vide, sorrise e mi fece l'occhiolino. Da quello che so lei è ancora single. Onestamente, spero ancora che lei voglia una rivincita.