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Martina e Vanessa (italiano)

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Offline tanglung

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Martina e Vanessa (italiano)
« on: May 29, 2020, 02:38:01 AM »
“Di che cazzo parli, ti credi grossa?”
“Io grossa? Perché cosa vorresti provare?”
“Scommetto che parli e parli ma non sai neanche tirare uno schiaffo”
“Vuoi mettermi alla prova? Vuoi provare?”
“Non straparlare perché potresti pentirtene”
“Mi stai minacciando? Tu? Scommetto che non faresti male a una bambina”
Vanessa cede alla provocazione.
“Basta, vuoi parlare o farmi vedere di cosa sei capace? Ti sfido”
“Mi sfidi a cosa, vuoi fare a botte?”
“Si, facciamo a botte io e te, vediamo se sei grossa quanto dici di essere”
“Vuoi fare a botte con me? Sei sicura? Qui, adesso?”
“Scendiamo giù in giardino e ti faccio vedere io, ti faccio stare zitta per sempre”
“Sei seria? Hai mai fatto a botte prima d’ora? Non voglio che ti lamenti se ti faccio male…”
“Basta parlare, mi sono rotta di sentirti parlare, passiamo ai fatti”
“Ok, l’hai voluto tu. Se vuoi la rissa avrai la rissa.”
Accompagnate dalle colleghe ammutolite, Vanessa e Martina scendono in giardino.

“Ma che è successo?” chiedono le amiche che erano rimaste ad aspettarle.
“Vanessa e Martina hanno litigato e ora vogliono picchiarsi per risolverla una volta per tutte.”
“Picchiarsi? Ma sono impazzite???”
“Anche secondo me, ma sarebbe anche ora che risolvessero le loro differenze. Io non so cosa dire, non voglio entrarci, lasciamole azzuffarsi e vediamo cosa succede.”
“Ok, se proprio devono… Facciamoci da parte e lasciamole fare.”
Le altre ragazze si spostano lasciando spazio alle due rivali, che si piazzano dai lati opposti dell’area libera sul prato e si fissano cercando di intimidirsi.
“Vuoi fare a pugni con me? Avanti, facciamo a pugni” intima Martina.
“Ti faccio vedere io cosa vuol dire fare a pugni” risponde Vanessa, mentre si leva la giacca rimanendo in maglietta, pantaloncini e scarpe, e si leva orecchini, anelli e braccialetti.
Anche Martina fa lo stesso, rimanendo con una maglietta aderente infilata nei pantaloni cortissimi, e con scarponi da maschio.
“Volete picchiarvi sul serio? Qui, davanti a tutte?” chiedono le colleghe.
“Lasciateci fare, qualsiasi cosa succeda non interrompeteci” risponde Vanessa.
“Sei pronta?”
“Sì.”
“Ok, fatti sotto e combatti.”
Le due ragazze si fronteggiano alzando la guardia in posa da pugile, e girandosi attorno: si capisce subito che per quanto parlassero, nessuna delle due aveva mai fatto a pugni in vita sua.

Le combattenti si girano attorno con circospezione per una manciata di secondi studiandosi.
È Vanessa la prima a tentare di affondare un pugno, ma Martina lo vede in tempo e schiva.
Le due continuano a saltellarsi attorno: Vanessa affonda un altro pugno e Martina lo schiva di nuovo, ma Vanessa parte subito con l’altro braccio e colpisce l’avversaria sulla guardia alzata, cogliendola di sorpresa ma non facendo danni. Martina risponde subito con un altro pugno ma per la fretta colpisce a vuoto.
Le due rivali continuano a girarsi attorno guardinghe.
Vanessa affonda un pugno dritto e Martina lo para con la guardia alzata, e risponde affondando subito un attacco di tre pugni consecutivi a braccia alternate: Vanessa si ripara e indietreggia.
Martina si ferma per respirare, ma Vanessa è pronta con il contrattacco e colpisce l’avversaria sulla spalla, indietreggiando immediatamente per paura della risposta.
Anche Martina indietreggia di istinto, e le due ragazze ricominciano a fronteggiarsi girandosi attorno.
Martina affonda con un pugno dritto, ma Vanessa schiva e allunga un pugno colpendo la rivale dietro al collo: Martina emette uno strillo di dolore, ma risponde con furia immediata colpendo l’avversaria con un pugno alla spalla e affondando l’attacco.
Vanessa cerca di schivare i pugni ripetuti di Martina, ma Martina la insegue costringendola a girare in tondo e colpendola a ripetizione fra spalla e avambraccio, mentre Vanessa schiva e a sua volta cerca di colpire Martina alla cieca.
Le due ragazze strillano mentre la lotta entra nel vivo ed entrambe si prendono a pugni alla cieca.
Le difese ormai si abbassano e le ragazze pensano solo ad attaccare, gemendo e strillando e cercando di colpirsi a pugni dove possono.
Vanessa infine cede e strillando afferra la testa di Martina sotto il braccio, ma Martina si divincola e la spinge via.
Sudate e affannate, le combattenti si fronteggiano di nuovo.
Martina tiene ancora una goffa posa da pugile, ma Vanessa ha aperto i pugni.
Martina affonda un destro, ma Vanessa lo schiva e affonda a sua volta la mano destra nel tentativo di afferrare Martina, che schiva a sua volta.
Le due si girano attorno, cercando di mantenersi agili sulle gambe.
Vanessa affonda col sinistro afferrando una manica della maglietta di Martina, e tenendola ferma affonda una serie di pugni colpendo la rivale sul braccio, la spalla e sopra al petto.
Martina strilla e agitandosi riesce di nuovo a divincolarsi e ad allontanarsi.
Martina affonda un altro pugno, ma Vanessa lo scansa e chiudendo gli occhi si lancia contro Martina afferrandola per il corpo e cominciando a tempestarla di pugni sulla schiena.
Martina strilla ma infine ricambia con la stessa mossa e le due ragazze si abbracciano riempiendosi di pugni sulla schiena con più velocità che forza.
Le gambe si intrecciano e Vanessa commette l’errore di cedere alla foga e tirare un calcio sullo stinco a Martina, che strilla e risponde immediatamente con un altro calcio, più efficace in quanto i suoi scarponi sono più pesanti.
Vanessa strilla e intensifica la presa al corpo dell’avversaria.
Ora le due lottatrici sono avvinghiate in una presa al corpo e strillando si agitano come anguille strattonandosi a vicenda.
È Vanessa infine a cedere e cercare di divincolarsi, separandosi di nuovo con uno spintone.
Di nuovo una di fronte all’altra, spettinate e col fiatone, le due avversarie si fissano con un misto di odio e timore, ma non hanno intenzione di tirarsi indietro e rimangiarsi la sfida.

Vanessa avanza con un pugno velleitario che Martina schiva facilmente, e un altro subito a seguire, più per dimostrare che non vuole smettere che sperando davvero di colpirla.
Martina risponde con un altro affondo troppo timido per far male.
Le due ragazze rifiatano, e infine sembrano volersi attaccare contemporaneamente: ringhiando, e bloccando le proprie gambe in posizione leggermente divaricata per darsi stabilità, Vanessa e Martina ricominciano a tentare di colpirsi con una scarica di pugni alla cieca, finendo per colpirsi perlopiù alle braccia.
I colpi non vanno a segno come sperato ma questo non sembra demoralizzarle, anzi: le combattenti chiudono gli occhi e gemono sempre più forte, aumentando furiosamente la velocità delle scariche di pugni.
Infine è Vanessa che cede al nervoso e strillando penetra l’attacco di Martina e agitando le mani ad artiglio le afferra i capelli e inizia a tirare selvaggiamente.
Martina è colta di sorpresa ma immediatamente ricambia la mossa afferrando i capelli di Vanessa.
Strillando nervosamente le due ragazze avvinghiano i corpi e si tirano selvaggiamente i capelli, occasionalmente mollando una mano per qualche rapido pugno alla schiena della rivale.
Dopo aver imitato i maschi per qualche minuto, la rissa sembra assumere i più tipici connotati della zuffa al femminile.

Vanessa e Martina riaprono lentamente gli occhi per intimidirsi ringhiandosi in faccia mentre si tirano i capelli, sperando di trovare forza nelle smorfie di dolore dell’avversaria.
Vanessa commette di nuovo l’errore di scalciare istintivamente Martina, che risponde con un calcio ancora più forte sugli stinchi della rivale con i propri scarponi.
Vanessa geme di dolore e la forza della sua presa diminuisce.
Martina allora molla una mano e colpisce ripetutamente Vanessa sulla schiena nel tentativo di atterrarla.
Vanessa cede gemendo ai colpi, ma all’ultimo trova la forza di agitarsi furiosamente e allontanare la rivale con una serie di spintoni, agitando le braccia a mulinello per impedirle di riavvicinarsi.
Martina si allontana, ma sull’onda della serie positiva non perde la concentrazione, e come Vanessa abbassa le braccia si fionda di nuovo all’attacco. Ma Vanessa stavolta è pronta di riflessi e ringhiando la colpisce con un forte pugno dritto allo stomaco.
Martina si paralizza e si piega in due per il forte dolore che le spezza il fiato, allontanandosi lentamente di nuovo.
Il combattimento si fa più intenso.

Martina e Vanessa riprendono fiato e si aggiustano istintivamente i capelli senza togliersi lo sguardo di dosso, pronte a lottare di nuovo.
È di nuovo Vanessa a prendere l’iniziativa: urlando, la giovane combattente abbandona ogni pretesa pugilistica e si getta in avanti afferrando Martina al corpo.
Colta di sorpresa Martina si lascia afferrare e indietreggia precipitosamente fino a ruzzolare goffamente all’indietro.
Nella goffa caduta di Martina, Vanessa perde la presa e ruzzola più in là, ma immediatamente si rialza e ringhiando si getta su Martina schiacciandola a terra, afferrandole di nuovo i capelli e cominciando a strattonarle la testa con furia.
Martina strilla per il dolore e agita le gambe come un’anguilla mentre con le braccia tempesta di pugni la schiena di Vanessa, senza risultare particolarmente efficace.
Martina allora afferra anch’essa i capelli di Vanessa, e strattonandola riesce a rotolare trovandosi in posizione superiore.
Vanessa molla una mano dai capelli di Martina e ringhiando gliela mette in faccia, premendo e spingendogliela lontano fino a ribaltare di nuovo la situazione.
Di nuovo sotto, Martina ricomincia ad agitare le gambe a vuoto e infine colpisce Vanessa con uno schiaffo a mano aperta in faccia.
Vanessa strilla di sorpresa e Martina riesce di nuovo a ribaltare la situazione.
In posizione inferiore, Vanessa avvinghia le gambe attorno al corpo di Martina e inizia a stringere.
Martina strilla di dolore e risponde mettendo una mano in faccia a Vanessa e schiacciandole la testa a terra fino a sollevarsi lentamente in ginocchio.
Vanessa mantiene la presa con le gambe e contemporaneamente molla una mano e colpisce anch’essa Martina con uno schiaffo.
È una specie di segnale: le due sfidanti si mollano i capelli e, strillando isteriche, iniziano a schiaffeggiarsi a ripetizione con entrambe le mani in una vera zuffa al femminile, colpendosi a caso perlopiù sulle braccia nude.
Martina perde l’equilibrio, e strillando Vanessa riesce a fare forza sulle gambe e a farla cadere di lato.
Le due combattenti, ora entrambe a terra, insistono a schiaffeggiarsi alla cieca, occasionalmente tirandosi i capelli.
Vanessa fa di nuovo forza sulle gambe e, lottando con le braccia per deviare gli schiaffi di Martina, riesce lentamente a rimettersi in posizione superiore a cavalcioni della rivale.
Martina gemendo riesce però a inarcare la schiena, disarcionandola e sfilandosi da dietro.
Vanessa si ritrova sbalzata a vuoto in avanti, mentre Martina non perde un attimo e rialzandosi immediatamente si getta ringhiando sull’avversaria e la placca al corpo da dietro, gettandola rovinosamente in terra.
Martina tenta di schiacciare Vanessa a terra e la colpisce con un pugno su un fianco, ma Vanessa si divincola e sfugge alla presa e prontamente tira un forte spintone a due mani a Martina, facendola ruzzolare goffamente di lato, per poi immediatamente ringhiare e gettarsi addosso.
Martina afferra gemendo il corpo di Vanessa che le si getta addosso e ne sfrutta lo slancio per ribaltarla di nuovo di lato e ritrovarsi di nuovo in posizione superiore a cavalcioni della rivale, che ringhia e si dibatte scalciando a vuoto.
Martina blocca le spalle di Vanessa a terra, e strillando le assesta un forte schiaffone in faccia.
Vanessa strilla di frustrazione mentre Martina la blocca a terra, e al secondo schiaffone cede e si ferma per prendere fiato, fissando l’avversaria con odio.
“Ti arrendi?”
“Mai!”

Di scatto Vanessa fa forza e inarcando la schiena riesce a disarcionare Martina, per poi provare immediatamente a gettarlesi addosso, ma Martina slancia con prontezza le gambe spingendola sullo stomaco e sbalzandola lontano con violenza.
Vanessa si sente catapultare di colpo all’indietro e ruzzola goffamente a gambe all’aria.
Ringhiando, Martina si rialza e corre incontro alla rivale a braccia allargate per gettarlesi di nuovo sopra, ma è Vanessa stavolta ad alzare con prontezza le gambe, piazzarle i piedi sullo stomaco e sbalzarla violentemente dietro di sè.
Martina si sente sollevare in aria e strilla di sorpresa mentre atterra goffamente di schiena.
Da terra, Vanessa si gira e afferra strillando i capelli di Martina iniziando a tirare.
Martina si gira e strillando afferra a sua volta i capelli di Vanessa, e ora le due litiganti si avvinghiano in un corpo a corpo a terra, rotolando avanti e indietro per il prato in mezzo alle amiche, strillandosi in faccia e intrecciando le gambe fra di loro.
La rissa si fa sempre più furiosa e al contempo equilibrata.
Martina e Vanessa lottano furiosamente tra di loro cambiando continuamente prese, rotolando sul prato, tirandosi i capelli, afferrandosi al corpo, ribaltandosi di continuo, azzuffandosi come gatte selvatiche sotto gli occhi delle amiche.
Occasionalmente si fermano e provano a colpirsi con schiaffi in faccia o pugni al corpo, ma poi ricominciano a rotolare avvinghiandosi in prese contorte, gemendo e strillando.
Infine rotolando perdono la presa e si allontanano, ma immediatamente si rialzano in ginocchio e fronteggiandosi si afferrano contemporaneamente per i capelli, emettendo un urlo simultaneo mentre i loro corpi si schiacciano e le loro teste sono piegate all’indietro.
Entrambe mollano una mano e se la mettono in faccia, cercando di infastidirsi e continuando a strillare isteriche.
Infine, al culmine delle grida, si separano stremate e rotolano via, rialzandosi a distanza.
Fronteggiandosi, si girano attorno a braccia allargate fissandosi con odio e riprendendo lentamente fiato.
Vanessa è la prima a prendere iniziativa per portare la sfida al livello successivo: con gesti provocatori, alza le gambe dietro di sè e una alla volta si sfila le scarpe rimanendo a piedi nudi.
Con aria di sfida, fa un cenno con la testa all’avversaria invitandola a fare altrettanto.

(fine prima parte)