Kora
Sophie
Ciao, sono Kyle.
"Il mondo è bello perché è vario"
Non sapete quanto è vero…
Ero con Kora al supermercato della mia città. Alla fine, lei si era trasferita a casa mia qualche mese fa, dato che vivevo da solo. Una casa modesta fuori città. Stavo ripensando alla notte in cui avevo fatto sesso a tre quando tornai alla realtà bruscamente.
"Che cazzo ci fai qui?!" urlò Kora.
Torani al presente per vedere Kora che si avvicinava ad una giovane ragazza. Aveva lunghi capelli neri, indossava pantaloncini corti e una maglietta che non nascondeva le sue forme. I miei occhi rimasero fissi sul seno pieno della ragazza, grande e sodo.
"È un piacere anche per me rivederti, Kora", rispose la ragazza.
Mi avvicinai a loro, rimanendo però dietro alla mia fidanzata.
"Scusa, tesoro, la conosci?" Chiesi senza distogliere lo sguardo dalla ragazza.
"Purtroppo sì..." Kora sibilò.
La ragazza sibilò di nuovo, poi mi sorrise.
"Sono Sophie, la sorella minore di Kora"
"Sorellastra!” corresse Kora con arroganza "E non sorridere al mio ragazzo. Non puoi averlo".
Kora mi prese per un braccio e mi portò via.
"Ci rivedremo, cara", gridò Sophie mentre giravamo l'angolo.
Tornammo a casa in fretta e furia. Durante il viaggio,sentì Kora insultare più volte sua sorella, senza darmi alcuna spiegazione.
"Tesoro, puoi dirmi cosa sta succedendo?" Chiesi urlando, dato che Kora non mi ascoltava.
Lei si fermò improvvisamente e si voltò verso di me. C'era rabbia nei suoi occhi.
"Non puoi capire... Sophie è una cagna viziata! Ha sempre avuto quello che voleva, tutto! E spesso, quello che voleva era mio! Ho visto tutto quello che avevo gelosamente tenuto venirmi strappata dalle mie mani e data a lei! Speravo di non rivederla più, ma ora..." cominciò Kora.
"E ora... Forse è cambiata..."
“Non è cambiata! Lo so! Lei è così. E' solo che... Ho solo paura che voglia ciò che mi è più caro...". terminò Kora, guardandomi con amore.
Capì che la sua paura era di perdermi. Aveva paura che sua sorella potesse prendere ciò che le era più caro: me.
Passò una settimana, poi Kora mi mostrò il suo cellulare. C'era un messaggio di Sophie.
"Ciao Kory,
Non farò giri di parole inutili: Voglio Kyle.
Perché? Beh, perché è tuo!
Sono sicura che dopo aver fatto sesso con lui, si dimenticherà di te... e come potrebbe non farlo? Spero che non me lo lascerai prendere così facilmente... Spero che tu combatta per lui... Così posso dimostrargli che sono migliore di te!
Aspetto la tua risposta...
Con “amore”, la tua sorellina Sophie"
Il messaggio terminò con un post scriptum. Diceva che Sophie veniva chiamata "Bocca di rosa", inutile dire il perché... ed il solo pensiero mi eccitava, e la mia erezione non sfuggì a Kora.
"Tesoro..." Ho cercato di scusarmi.
"No... Capisco, in fondo sei un uomo e lei è davvero sexy" disse, alzandosi in piedi e rispondendo al messaggio.
"Cosa stai facendo...?"
"Non mi arrenderò senza lottare" sorrise "ma questa volta... non riuscirai a vedere questo combattimento".
Stavo per obiettare, ma poi vidi la preoccupazione sul viso della mia ragazza e decisi di rimanere in silenzio.
Passarono tre giorni. Kora ed io non parlammo di Sophie per nessun motivo al mondo. Dovevo solo aspettare. E alla fine lei è arrivata. Kora la fece entrare dalla porta principale. Vestiva un lungo cappotto nero, un abbigliamento strano per le temperature estive. Quando Sophie tolse il cappotto, io scoprì che sotto lei era completamente nuda! E che corpo mozzafiato! Le sue tette erano ancora più grandi di quanto pensassi.
"Sorpresa! Volevo che Kyle vedesse già il corpo con cui farà sesso stasera" sorrise Sophie.
"Stai zitta e vieni con me, sgualdrina" rispose irritata Kora.
Andarono in cucina e quando iniziai a seguirle, Kora mi fermò con un gesto della mano.
"Lotta privata... Ti ricordi?"
Io annuì tristemente. Volevo vedere quello scontro. Sapevo che sarebbe stato fantastico. Ma rispettavo la scelta di Kora. Probabilmente non voleva che vedessi la sua sconfitta.
"Tranquillo, Kyle. Dopo che avrò distrutto le tette di mia sorella con le mie, giocheremo insieme!” sentì dire da Sophie nell’altra stanza.
Kora chiuse la porta dietro di lei.
Passò un'ora, piena di lamenti e di urla gutturali. Poi un tonfo, poi un altro. Ancora gemiti. Poi niente di più. Forse era finita.
La porta si aprì, e io scattai subito verso di essa. Kora uscì lentamente, le sue tette livide e i suoi occhi striati di lacrime. Capii subito cosa era successo.
"Kora..." iniziai a dire, avvicinandomi.
Lei scosse la testa e mi disse di entrare.
"Ora sei il suo ragazzo", disse, chiudendo la porta.
Io ero in cucina e Sophie era di fronte a me, sorridente.
"Allora... vogliamo divertirci?" disse Sophie, avvicinandosi sorridendo "Shhhh... Ti prometto che ti dimenticherai di Kora"
L'ultima cosa che sentì fu la porta d'ingresso che si chiudeva, poi Sophie mi ha preso il pene tra le sue grosse tette, ed iniziò la migliore spagnola di sempre.
Inoltre, Sophie disse la verità: mi dimenticai di Kora.
