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Problemi di Cuore IV - Un problema interno

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Offline Susanoom

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Problemi di Cuore IV - Un problema interno
« on: January 27, 2020, 01:46:44 AM »
Ciao! Questo è il 4° capitolo della serie. Spero vi piaccia!

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"Ehi, ci sei?"
"Ciao! Sì, scusa. In questi giorni sono stato impegnato con Lara"
"Ah, capisco…"
"Comunque, ti vedo in gran forma! Avevi bisogno di qualcosa?"
"Io? No, volevo solo invitare te e Lara a casa mia per un caffè. È da un po' che non ci vediamo, e volevo rimediare"
"Va benissimo! Ci sentiamo poi per organizzarci. Dai, ora devo andare. Ciao Giorgia"



Due giorni dopo, la mia macchina macinava l'asfalto. Mi ero accordato con una nostra amica per un caffè a casa sua. Ci siamo conosciuti anni fa e da allora siamo usciti tutti insieme. Usciamo con diverse persone, ma con Giorgia usciamo quasi ogni sabato sera. Lei è la classica ragazza di famiglia benestante. Una casa enorme, che mette a disposizione volentieri per feste tra amici e avvenimenti, tipo Capodanno o Ferragosto. A volte ostenta la sua ricchezza. Molti dei nostri amici dicono che non lo faccia apposta, ma conosco Giorgia meglio di loro e so che ama stare al centro dell'attenzione. È il punto debole: se non è al centro dell'attenzione, non si diverte. Ed essendo abituata ad avere tutto ciò che vuole, cerca sempre il modo di essere dove vuole lei. Ma è una buona amica nonostante tutto. Mi piace la sua compagnia. Solo nell'ultimo periodo, con l'università ed il lavoro, abbiamo iniziato a vederci di meno. E dopo lo scambio di messaggi, abbiamo optato per un giovedì pomeriggio. Io avevo appena finito di lavorare, mentre Lara era ancora impegnata con l'università ancora per qualche ora. Così decisi di partire per primo, conscio del fatto che la mia ragazza ci avrebbe raggiunto dopo. Subito, Lara non era molto d'accordo. Lei è molto gelosa, e Giorgia non fa eccezione. Beh, Giorgia è una bella ragazza. Bionda, occhi azzurri, un seno degno di nota, un culo che parla. Alta quanto Lara, se il suo seno non fosse di una taglia più piccola, sarebbe potuta essere una copia della mia ragazza. Normalmente ci stuzzichiamo a vicenda, a volte prendendo in giro Lara facendo finta di flirtare tra noi, ma non c'è mai stato niente di serio.
Raggiunsi casa sua in una mezz'ora. Superai il portone di metallo ed entrai nel giardino fino a raggiungere il retro della casa a tre piani che conoscevo così bene da poter dire che fosse come una seconda casa per me. Appena sceso dalla macchina, la voce femminile della mia amica mi arrivò dall'alto.
"Finalmente! Ti aspettavo già mezz'ora fa! Lo sai che non si fanno aspettare le donne?" disse Giorgia sorridente sul balcone sopra al parcheggio.
Alzai lo sguardo, incontrando il suo. Sorrisi di rimando quando la vidi.
"Sono in perfetto orario! Io non arrivo mai in ritardo!" risposi mentre mi avvicinavo alle scale che mi avrebbero portato sul balcone dove c'era Giorgia.
"Fermo lì!" urlò lei.
Mi fermai di colpo, e la guardai senza capire. Non voleva salutarmi?
"La porta della taverna è aperta, entra da lì. Io arrivo subito!" disse mentre entrava dalla porta a vetri del balcone.
Sospirando, entrai dalla porta al pian terreno come da istruzioni.
"E poi sono io quello strano" pensai divertito mentre chiudevo la porta dietro di me.
Il corridoio buio mi accolse come un posto famigliare. Sapevo esattamente come muovermi, evitando di inciampare nel tappeto a terra o nelle due poltrone a sinistra. Aprì la porta in vetro alla mia destra ed accesi le luci, rivelando la taverna dove avevo trascorso diverse feste. Nonostante i mesi di lontananza, conoscevo ancora come muovermi in quella porzione di casa. Mi sedetti su uno dei tre divani davanti all'enorme televisore ed al camino, e aspettai l'arrivo della padrona di casa. Dopo una ventina di minuti, inizia ad avere voglia di salire le scale al piano superiore per vedere che fine aveva fatto la mia amica.
"Ma come fa ad essere in ritardo perfino a casa sua?" pensai mentre mi alzai dal divano.
Pochi minuti più tardi, sentì la porta del piano superiore aprirsi e chiudersi subito dopo. Finalmente Giorgia stava scendendo. Ed io, come mio solito, pensai a nascondermi da qualche parte per spaventarla. Mi misi dietro al divano opposto all'unica porta d'entrata ed attesi che lei entrò nella stanza, chiudendo la porta.
"Ma dove…?" sussurrò Giorgia.
Quello fu il segnale. Era abbastanza vicina per essere spaventata. Così mi alzai di scatto, con le mani alzate e con la faccia più brutta che potevo fare. Ma appena la vidi, non riuscì a parlare per la sorpresa.
Lei si spaventò, urlando per un secondo, mentre io feci cadere le braccia lungo ai fianchi e spalancai la bocca. Davanti a me c'era Giorgia, in una lingerie nera sexy, che metteva in risalto il suo seno sodo, spingendolo verso l'alto. I capelli biondi le cadevano sulle spalle mentre le gambe sinuose erano valorizzate dal fatto che era in punta di piedi.
Con una incredibile forza di volontà, staccai gli occhi dal suo seno e la guardai negli occhi. Lei si riprese dal mio stupido scherzo e sorrise, avvicinandosi. Mi prese una mano ed insieme ci sedemmo sul divano.
"Cosa…?" provai a chiedere ma lo stupore era più grande di quello che credevo.
Giorgia rise, appoggiando poi la sua mano sulla mia gamba e guardandomi intensamente.
"Vedi, sono alcuni mesi che sto pensando ad una cosa" iniziò a dire lei, mentre disegnava dei piccoli cerchi sui miei jeans "Ho saputo che ti piacciono le ragazze formose. Beh, infatti stai con Lara" deglutì mentre Giorgia mi sorrise Innocente "Ed ho scoperto che ti piace anche qualcos'altro legato a ciò" finì fissandomi.
Io la guardai senza capire, ma dopo alcuni minuti iniziai a maturare un'idea. Lei sapeva? Come?
Giorgia parve accorgersi dei miei pensieri, e mi afferrò una mano.
"Noi ragazze parliamo, ci confidiamo i segreti. Chi pensi mi abbia detto delle tue fantasie?" mi chiese sorridendo.
Allora lei sapeva.
"Lara…" sussurrai.
"Esattamente. So tutto. So di Martina, e di com'è finita. So cosa è successo a Verona, con la ragazza francese. Helene, giusto?" chiese facendo finta di non essere sicura. Io continuai a guardarla più impaurito che altro "E so di Adele"
Le ultime parole pesarono più di tutte le altre. Lara le aveva raccontato tutto, anche della sua sconfitta e probabilmente di ciò che è successo subito dopo. Avevo perso la credibilità. Io che professavo la fedeltà assoluta, sono andato con un'altra ragazza. Nonostante la situazione strana quanto surreale, nonostante sia stato l'avveramento della mia fantasia, è successo lo stesso. Mi aspettai uno sguardo pieno di disprezzo, ma ciò che mi diede Giorgia fu tutt'altro. Sul suo viso rimase il suo sorriso, mentre il suo sguardo non faceva trasparire altro che desiderio e bramosia di attenzione.
"Non ti giudico, se è questo che ti spaventa. Anzi, sono felice che sia successo tutto questo" continuò Giorgia, questa volta mentre si metteva cavalcioni su di me. Ero pietrificato. Non sapevo cosa fare se non rimanere a fissarla senza capire. "Quando scherzavamo flirtando, c'è sempre stato un fondo di verità. Lo sai anche tu. Entrambi vogliamo sentire il corpo dell'altro, mentre scopiamo senza inibizioni" le parole senza pudore della bionda continuavano ad entrarmi in testa come una canzone. E la cosa che più mi faceva rimanere fermo immobile era che sapevo che stava dicendo la verità. "Il fatto che Lara abbia accettato questa tua fantasia, e che l'abbia fatta sua, mi ha fatto sperare. Ho capito che era la mia occasione per averti, anche se solo per una notte. E così ho iniziato a pensare a come convincere Lara ad accettare di farmi passare la notte con te. E poi, lei mi ha raccontato di Adele. Mentre parlava, dentro di me nacque la speranza di una via d'uscita. Se avessi battuto Lara, tu saresti stato mio."
Mentre parlava, iniziai ad eccitarmi. Non solo perché il suo corpo era sopra al mio, il suo seno invitante a pochi centimetri dal mio volto. Senza accorgermene, sia io che Giorgia iniziammo ad ondeggiare i fianchi. Sentivo il mio pene strusciarsi attraverso il jeans contro la sua figa, coperta solo dal perizoma nero. "E dopo mesi in cui non ci siamo sentiti, ho preso l'iniziativa, invitandovi qui"
Rimasi senza parole, fissandola negli occhi. Potevo vedere il mio riflesso nell'azzurro degli occhi di Giorgia. Senza pensare, le misi dolcemente dietro la nuca e avvicinai il suo viso al mio. Le nostre lingue si incontrarono all'interno delle nostre bocche serrate. Era una danza lenta e gustosa, con uno strano senso di desiderio represso, come se avessi sempre voluto baciarla. Pochi secondi dopo, staccammo le bocche, rimanendo a stretto contatto. Potevo sentire il suo fiato caldo sul viso. Ma quando mi accorsi di essermi lasciato trasportare, la allontanai. Non incontrai resistenza da lei, quasi capisse come mi sentivo.
"È sbagliato…" sussurrai.
"So che ora lo pensi, ma dopo sarà una cosa normale. Adesso hai ancora in testa il fatto che Lara è la tua fidanzata. Aspetta ancora qualche ora e ti sentirai più felice quando saremo a letto" rispose Giorgia, sorridendo dolcemente.
Si alzò dal divano e iniziò a preparare la stanza per l'arrivo di Lara.
"Scusa, potresti darmi una mano?" chiese come se fosse una cosa normale.
Certo, dovevo solo aiutarla a spingere il divano, ma era il motivo per cui lo stava facendo che non era l'esempio di normalità. E pochi minuti più tardi, avevamo sgomberato una piccola porzione del salotto. Io e Giorgia ci guardammo, e fu naturale sorridere. C'era feeling tra noi, eppure sapevo che era sbagliato.

Il citofono suonò alcuni minuti più tardi. Lara entrò dalla porta principale, lungo il vialetto. Era arrivata camminando, data la vicinanza dell'università alla casa di Giorgia. Sentì i passi della mia ragazza al piano di sopra cercare qualcuno all'interno dell'enorme casa, senza trovare nessuno.
"Siamo in taverna!" urlò Giorgia dalle scale.
La bionda tornò vicino a me, rimanendo al centro dello spazio creato, sicura che la sua futura avversaria sarebbe scesa. E dopo pochi secondi, Lara fece la sua entrata nella taverna, rimanendo spiazzata nel vedere la scena.
"Cosa…?" provò a chiedere, ma era nella mia stessa situazione, quando avevo visto Giorgia. La bionda prese parola, senza abbandonare la posizione.
"Ben arrivata, cara. Ti starai chiedendo cosa stia succedendo. Beh, vedi, ho pensato molto a ciò che mi hai detto, a ciò che mi hai raccontato. E ti ringrazio infinitamente per avermi dato fiducia, confidandomi ciò. Ma ora devo prendere la parte della cattiva... Voglio andare a letto con il tuo ragazzo, solo per una notte. E vorrei la tua approvazione"
Le parole di Giorgia raggiunsero la mia ragazza come una freccia al cuore. Lei le aveva confidato un segreto davvero pesante, ed ora lo voleva usare contro di lei. Mi guardò con occhi confusi, ma parve rasserenarsi nel vedere la stessa confusione anche nei miei. Tornò a guardare la bionda, e dopo aver cambiato espressione, avanzò di qualche passo, appoggiando a terra la borsa.
"Non se ne parla nemmeno! Cosa cazzo ti passa per la testa?" urlò Lara arrabbiata.
Giorgia non si scompose.
"Mi aspettavo una risposta del genere… ed infatti eccoci qua. Ti ho invitata qui perché voglio sfidarti per ciò che ho chiesto. Le mie tette contro le tue, esattamente davanti a lui" disse, prima indicandomi e poi inginocchiandosi a pochi centimetri da me "Se vinco io, andrò a letto con lui. Se vinci tu… boh, non mi importa"
Il viso di Lara era paonazzo. Poteva saltare addosso a Giorgia da un momento all'altro. Ma invece, si avvicinò alla bionda e, inginocchiandosi, si tolse la maglietta.
"Non lo permetterò, puttana!" ringhiò Lara mentre rimuoveva il reggiseno verde e lo lanciava al mio fianco, sul divano.
Il suo seno saltellò appena, rimanendo poi fermo sul suo petto. Giorgia non ne fu impressionata. Uscendo insieme, è capitato sicuramente che queste due ragazze si cambiassero nella stessa stanza. Non era la prima volta che vedevano le tette dell'altra. Sorridendo, anche la bionda lanciò il reggiseno al mio fianco.
Si fissarono negli occhi per alcuni secondi, mentre io mi chiesi se Giorgia non avesse già lottato prima.
Senza fiatare, le due ragazze si abbracciarono. Le loro tette si pressarono insieme, rigonfiandosi ai lati quando si incontrarono a metà strada, illuminate dalla lampada sopra alle nostre teste. Entrambe le ragazze diedero sin da subito il massimo, stringendo i denti mentre premevano le loro tette insieme con tutte le loro forze.
Le ragazze le schiacciarono duramente, appiattendosi a vicenda. Ognuna poteva sentire il suo seno pressarsi e tornare indietro verso il proprio petto, dove si fermava, diffondendosi. Le tette si gonfiarono in maniera uniforme sotto l’incredibile pressione esercitata. Lara e Giorgia schiantarono il seno insieme ripetutamente, schiacciandole e distorcendole con spinte sempre più forti. Il suo carnoso che veniva fuori ad ogni contatto mi riempì le orecchie, mentre i miei occhi sbranavano la scena davanti a me. Guardavo le tette resistere all’impatto tra loro, schiacciandosi in modo uniforme. A volte, spostavo lo sguardo sui visi delle due ragazze, sempre più eccitate e sudate per la competizione. Sapevo che entrambe non si aspettavano di sopraffare l’altra rapidamente. Giorgia sembrò soddisfatta nel vedere quella parità di forza tra i loro seni, mentre la mia ragazza sembrava sorpresa nel vedere che la coppia più piccola tenesse il passo con il suo seno.
Lara cambiò tattica quando la sorpresa venne sostituita da una sensazione di fastidio. Le sue tette erano più grosse ma non stavano avendo l’effetto desiderato. Così incominciò a far scivolare il seno sotto quello della bionda, per poi colpire nella carne della parte inferiore delle tette rivali. Vidi il seno di Giorgia ondeggiare mentre lei ansimava nel sentire i capezzoli di Lara penetrare nella carne. La mia ragazza fece scivolare le tette verso l’esterno, continuando a spingere verso l’alto. Giorgia ricambiò alzando il seno con la schiena e schiantandolo verso il basso. Lo schiocco sordo fu accompagnato dal gemito della mia ragazza, che non si aspettò il colpo. La bionda sorrise, mentre rubò la tattica all’avversaria, facendo scivolare le sue tette sotto alla coppia di Lara, e spingendo poi verso l’alto. Lara chiuse gli occhi, digrignando i denti quando sentì ciò che aveva causato poco prima alla bionda davanti a lei. Quando aprì gli occhi, fissò Giorgia, che la guardava con un sorriso beffardo sul viso. Sembrava che la bionda fosse in vantaggio.
La mia ragazza si tirò indietro, prima di spingere in avanti e stringere la presa dietro la schiena di Giorgia. Inspirò a fondo, inarcando la schiena per spingere in fuori il suo seno. Giorgia sentì le sue tette indietreggiare verso di lei, e non fu capace di trattenere un gridolino di sorpresa, mentre le tette di Lara iniziavano ad avvolgerle il seno.
“Sono… meglio di… te” disse la bionda.
La sua voce tremava, ed a malapena era riuscita a parlare per il dolore che sentiva. Sentiva che doveva impegnarsi come non mai per vincere, e la cosa la eccitava più di quanto non volesse ammettere. Giorgia inarcò la schiena, spingendo indietro il seno della mia ragazza. Ma nonostante pensasse di poter ribaltare la posizione tra i seni, le tette di Lara obbligarono quelle della bionda ad uno stallo. Con un grugnito, entrambe provarono a spingere, ma rimasero alla pari.
Sentendo ciò, vidi le due ragazze cominciare a frantumare i loro seni, facendoli rotolare in mezzo a loro. Le loro tette si appiattirono, diffondendosi ancora ai lati. Ancora, nessuna coppia cedeva contro l’altra. Vedevo quelle tette venire schiantate, pressate e fatte rotolare tra loro, senza dare tempo all’altra ragazza di fare qualcosa. Amavo vedere i loro volti, sentire i loro gemiti e grugniti mentre usavano i loro seni per me. Mi inginocchiai a fianco a loro, per vedere da più vicino. La mia visuale cambiò, ed ora potevo vedere la lotta dall’alto. Sentivo l’odore invitante della loro pelle mentre i morbidi schiaffi carnosi si mescolavano con i loro gemiti. I loro occhi erano fissi sulle loro tette, ed a volte si spostavano per guardare in faccia la rivale, sperando di vedere un segno di resa.
Potevo solo immaginare ciò che provavano. Giorgia sentiva i suoi seni combattere contro quelli di Lara mentre essi si spingevano a vicenda. Sentiva la loro resistenza, la sua fiducia crescere nel scoprire che nonostante la differenza di taglia, le sue tette stavano lottando alla pari con quelle della sua amica, ora rivale. Lara invece poteva sentire la sicurezza della padrona di casa aumentare mentre le sue tette non riuscivano a spingere la controparte. Aveva sentito molti seni contro i suoi, ed era sicura che avrebbe vinto facilmente contro la sua amica. Ma la forza di Giorgia l’aveva sorpresa, quasi odiata. Una sola cosa accomunava queste due ragazze. Nella compagnia, ognuna si sentiva minacciata dall’altra. Lara era la mia fidanzata, ma pur sempre una delle ragazze con il seno più grande, e questo rubava i riflettori a Giorgia. La bionda invece si sentiva minacciata dal fatto di non poter vincere in un concorso di dimensioni con la sua amica, ma soprattutto, Lara aveva qualcosa che lei non aveva. Un fidanzato. Come poteva essere la regina della compagnia, se non poteva avere un re al proprio fianco? Ogni ragazzo con cui usciva era viziato, noioso. Nessuno che poteva colmare quel vuoto. Nessuno che poteva sostituire… me. È da quando ci conosciamo che abbiamo avuto affinità. Al tempo, ero già fidanzato, quindi nessuno dei due aveva mai pensato all’altro in altro modo che un amico. Ma con il passare del tempo, il nostro rapporto è diventato più intimo. Non ci siamo mai sfiorati, ma i nostri sguardi vagavano sul corpo dell’altra persona quando c’è n’era l’occasione. Giorgia si vestiva sempre con abiti vistosi, lasciando scoperta molta pelle per farmi ammirare le sue curve. Era come se potesse ottenere una vittoria contro la mia ragazza. Eppure non era mai una vittoria completa. Era solo un capriccio. Solo oggi, lei, aveva una vera occasione per battere Lara.
Per lungo tempo, continuarono a far scivolare avanti ed indietro le loro tette, pressandole insieme. I loro capezzoli penetravano e tagliavano la carne avversaria, per poi uscire a prendere aria per pochi secondi, prima di essere ributtati nella carne. Queste due ragazze potevano scegliere di lottare in piedi, schiaffeggiare le loro tette, utilizzarle come palle da demolizione. La lotta sarebbe probabilmente già finita. Ma loro hanno scelto una via meno violenta. Volevano dimostrare chi di loro avesse il seno migliore della compagnia, semplicemente macinandolo e spingendolo insieme, senza slanci o cariche. Avrebbero lottato solo con la forza del loro seno. Era quello lo stile di lotta che Giorgia aveva scelto e che Lara aveva accettato.
Le mani delle ragazze scivolarono sugli avambracci dell’avversaria, quasi come se volessero fare una pausa per vedere i danni causati. Ma quando entrambe si sembrarono rilassarsi, Giorgia spinse in avanti, incontrando la spinta di Lara che aveva pensato allo stesso modo.
Vidi la coppia di Giorgia spostarsi verso destra e spingere verso l’interno mentre le tette della mia ragazza si abbassavano per spingere verso l’alto. Le loro tette furono sempre in stretto contatto, mentre i capezzoli raschiavano nelle areole dell’avversaria. Entrambe gemettero, mentre Lara riuscì a far scivolare i suoi capezzoli contro le areole della bionda, e Giorgia si vendicò spingendo fortemente le sue tette contro quelle della mia ragazza. Lara allora spostò i suoi capezzoli sopra a quelli della bionda, spingendoli poi verso il basso. Giorgia gemette, ed in risposta spinse i suoi capezzoli nelle areole di Lara. Guardai con la bocca aperta quella lotta così sensuale. La mia eccitazione cresceva sempre di più, ed ancora adesso non so chi volessi veder vincere quella lotta.
Giorgia si allontanò quel che bastava per spingere di nuovo i suoi capezzoli nelle areole della rivale, mentre Lara faceva scivolare i suoi capezzoli in maniera che fossero perfettamente a contatto con quelli della bionda.
Entrambe spinsero in avanti, ed i capezzoli scomparirono in mezzo alla loro carne. I loro seni vennero pressati insieme, la loro carne spinta verso ogni direzione. Sembrava quasi che le due ragazze volessero schiacciare via la vita della rivale sotto al mio naso.
Vidi entrambe chiudere gli occhi, forse per nascondere il loro dolore all’avversaria o una perdita d’orgoglio. La mia faccia era a pochi centimetri da loro, e potevo sentire i loro respiri caldi, e potevo vedere le smorfie sui loro volti. Ma come le altre volte, era tempo di finirla.
Rapidamente, spostarono le braccia in modo da abbracciarsi completamente. Le loro fronti schiacciate come i loro seni. Il corpo di Lara ed il corpo di Giorgia si schiacciarono completamente insieme, sotto di me. Gemettero, mentre sentivano i loro seni pressarsi ancora. Istintivamente, le mie mani scesero sui loro sederi. Presi una manciata di quei culi tonici che guardavo ogni volta, rimanendo tutti e tre in quella posizione per alcuni minuti, prima che Giorgia fece la sua mossa.
 “Cazzo…” grugnì la bionda.
Sentì il sedere di Giorgia stringersi mentre spingeva in avanti con tutte le sue forze. Guardavo con eccitazione mentre le tette di Lara venivano spinte indietro lentamente, ma con un gemito sorpreso da parte della bionda, la mia ragazza fermò subito l’avanzata.
Le due iniziarono a sfregare le loro tette insieme, cercando in tutti i modi di far arrendere l’altra.
“Non stiamo… lottando per scoprire… chi ha tette più… grosse, Gio…” iniziò a dire Lara mentre grugniva “ma tutti possiamo… vedere come le… mie tette siano meglio… delle tue… arrenditi”
“No… le mie tette… sono più sode e migliori… delle tue…” rispose allo stesso modo la bionda “E dopo… aver vinto… lo saprà… anche il tuo… fidanzato”
Aumentarono ancora la pressione, e Giorgia doveva ammettere che era difficile mantenere una parità di forza contro una coppia più grande. Ma la bionda prese a sorridere maliziosamente. Abbracciandosi, fece in modo di intrappolare le braccia di Lara all'interno delle sue, immobilizzando la rivale così da poter guidare la lotta.
La bionda iniziò a girare le spalle, facendo ruotare i loro seni, decretando la direzione con le sue tette, e cambiando stile di macinazione mentre si abbassava o si alzava.
“No… Puttana…” sibilò la mia ragazza mentre cercava di controbattere.
Attraverso la costante macinazione, le tette di Lara iniziarono a perdere la loro fermezza, mentre il seno della bionda iniziava a conquistare lo spazio tra le due ragazze. Potevo vedere benissimo come le tette della mia ragazza perdevano terreno mentre osservavo dall’alto. Le tette di Giorgia sembravano tuffarsi contro quelle della mia ragazza, che iniziavano a modellarsi attorno al seno della rivale.
“Non te lo permetterò… cagna!” gridò Lara mentre guardava il sorriso della bionda.
Le sue tette stavano avendo la peggio, e non poteva permetterlo. Prima che Giorgia potesse di nuovo stringere la presa, la mia ragazza fece scivolare il corpo verso il basso, e quando la rivale si fosse abbassata per tenerla intrappolata, Lara salì immediatamente, liberando finalmente le braccia.
“Cazzo!” grugnì la bionda mentre capiva di essere stata giocata.
Lara non perse tempo e afferrò la schiena della bionda, stringendo subito. Poco dopo sentì che la bionda faceva lo stesso. Erano tornate al punto di partenza, solo che adesso erano in dirittura d’arrivo. Strinsero con tutte le loro forze, applicando più pressione possibile. Vidi la loro carne gonfiarsi ed incresparsi sotto di me, mentre le loro tette si comprimevano. E mentre osservavo, le due ragazze iniziarono a muovere i loro seni con movimenti rapidi e compatti, abbassando o alzando occasionalmente le spalle. Gli occhi rimasero chiusi per tutto il tempo. La fine sarebbe arrivata con quella loro macinazione. Esattamente come avevano iniziato.
Giorgia strinse i denti, mentre Lara aumentò la pressione tra loro. Le tette della bionda incominciarono a schiacciarsi ed allargarsi ai lati, lasciando spazio al seno più grande della mia ragazza. Giorgia grugnì per mantenere salda la sua difesa, ansimando a fatica mentre si era ritrovata a perdere tutto ciò per cui aveva lottato. Ma Lara non aveva intenzione di stare a guardare mentre la bionda si riprendeva. La mia ragazza si sporse in avanti, sussurrando all’orecchio dell’avversaria.
“Non puoi vincere” sussurrò Lara.
Sentì Giorgia rabbrividire, gemendo. Il seno di Lara spinse lentamente le tette della bionda, che indietreggiarono di nuovo. Lara continuò a spingere le tette in avanti, mentre Giorgia sentiva le sue tette venire spinte via senza possibilità. Il seno della mia ragazza continuava ad avanzare, e la bionda non riusciva a fermarlo. E con un’ultima spinta, Giorgia lanciò indietro la testa, gemendo rumorosamente mentre le sue tette venivano appiattite contro il suo petto dal seno più forte della mia ragazza.
“Ti arrendi?” chiese maligna Lara, stringendo la bionda e guardandola negli occhi.
Giorgia stava piangendo. Non solo aveva perso contro la sua amica, ma il suo orgoglio era distrutto. La scoperta che le sue tette fossero inferiori a quelle di Lara era qualcosa di enorme da sopportare. Ma soprattutto, ora la sua amica sapeva del suo desiderio nei miei confronti, distruggendo ogni possibilità.
“Si…” ammise Giorgia.
Solo allora Lara la lasciò andare. Le braccia della bionda caddero ai suoi fianchi, come se lei fosse stata privata di ogni energia. Il suo seno cedeva verso il basso, rosso come le tette di Lara.
Alzai lo sguardo verso la mia ragazza, e vidi sofferenza e preoccupazione. Nonostante il motivo per cui la sua amica l’avesse sfidata, l’avesse tradita e nonostante volesse dimostrare di esserle migliore, Lara era preoccupata per lei.
Incrociammo lo sguardo, e mi fissò intensamente. Sembrò pensare qualcosa, dato che fece la sua solita smorfia quando doveva prendere decisioni importanti. Abbassò lo sguardo sulla sua amica, chiedendosi qualcosa che solo lei poteva sapere.
“Ci tieni così tanto a lui?” chiese di colpo la mia ragazza.
La guardai senza capire, ma lei mi fece rimanere al mio posto con un gesto della mano. Giorgia alzò lo sguardo, ancora singhiozzante ed incrociò gli occhi della mia ragazza. I suoi occhi azzurri e sinceri diedero la risposta. Lara la guardò per un tempo che parve infinito, prima di sospirare, sedendosi sul divano.
“Allora ti propongo un patto” furono le prime parole di Lara.
Sia io che Giorgia ascoltavamo le parole della mia ragazza, ed entrambi fummo stupiti di ciò che disse.
“Davvero?” chiedemmo entrambi, increduli.
“Si, davvero” rispose la mia ragazza.
Non potevo crederci. Nessuno poteva crederci. Le esatte parole non le ricordo, ma in breve la situazione era la medesima: Giorgia avrebbe aiutato Lara ad allenarsi in vista della sua lotta con Adele, nessuno avrebbe parlato di ciò che è successo e, per quella sera, per quella sola sera, io andai a letto con due ragazze, unite da un legame ancora più saldo.
 
P.S.
È stata davvero dura a letto con quelle due!
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