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Problemi di Cuore V - Chi non muore, si rivede

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Offline Susanoom

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Problemi di Cuore V - Chi non muore, si rivede
« on: March 30, 2020, 06:32:53 PM »
Ed ecco il quinto capitolo di Problemi di Cuore! Spero vi piaccia!

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L’aria del bagno silenzioso di quella discoteca era umida. Molti entravano ed uscivano, solo per baciarsi con la conquista della serata o per… liberarsi da un peso opprimente. Ogni volta, la musica copriva ogni rumore, nessuno poteva sentire rumori il cui suono era minore rispetto al volume della musica che il DJ sparava nelle casse. Quindi sarebbe stato impossibile per qualcuno sentire ciò che accadeva al di là di una delle tre porte del bagno. Provando a bussare, non si sarebbe udita risposta. Era impossibile riceverla. La porta era stata chiusa per una precisa ragione, da due ragazze che rimasero in quel bagno per una buona ora.
“Ugh!”
Normalmente, tutti si sarebbero precipitati nel sentire gemere una ragazza, ma non quella volta. Era impossibile sentirlo. Così come il resto dei rumori che provenivano da quel bagno. Tutti erano ignari di cosa stesse succedendo. Tutti tranne tre persone. Un ragazzo era fermo al bar, con gli occhi perfettamente bloccati sulla porta principale del bagno. Sapeva che sarebbe uscita qualcuno per lui. Ma chi non lo sapeva. Lui più di tutti era ansioso di vedere chi sarebbe uscito da quella porta. E questo porta alle due ragazze chiuse nel bagno. Sarebbe stato normale se fossero state delle semplici amiche, ma non erano nulla di ciò. Erano qualcosa di molto lontano dall’essere amiche. Quella sera, loro erano rivali. Più precisamente, una era la predatrice e l’altra un guardiano. Si erano incontrate quella stessa sera, per la prima volta. La predatrice aveva già individuato la sua preda, ovvero il ragazzo seduto al bar. Si era messa subito a flirtare con lui, ignorando completamente la possibile presenza di una eventuale fidanzata. Ma purtroppo per lei, la fidanzata era lì presente. E non appena la vide, intervenne per salvare ciò che era suo. Sapeva che quella ragazza poteva tranquillamente riuscire nel suo intento, ma non avrebbe mai permesso che il suo ragazzo la lasciasse. Così le due ragazze iniziarono a parlare, resistendo alla tentazione di saltarsi addosso. Non potevano scatenare una rissa davanti a tutti, non avrebbe risolto nulla. La fidanzata sapeva che, anche se lei avesse vinto contro quella ragazza, non sarebbe servito a eliminare il pericolo. Il suo fidanzato avrebbe pensato a quella ragazza conosciuta in discoteca. Doveva dimostrare di essere migliore, e lei conosceva solo un modo per farlo. Andarono in bagno, e si chiusero dentro. Dopo pochi minuti, avevano premuto insieme i loro magnifici seni. Entrambe sapevano che chi sarebbe uscita da quel bagno, chi avesse vinto il loro duello, sarebbe stata nella mente di quel ragazzo nel bar. Fidanzata o estranea, solo chi avrebbe dimostrato di essere meglio dell’altra sarebbe stata libera.
“Nghhhh!”
La loro lotta era ormai al culmine. Dopo un’ora di continui schianti, schiaffi e macinazioni, era tempo di far emergere la vincitrice, la migliore tra le due ragazze in lotta. Dopo essersi abbracciate per l’ultima volta, entrambe sentivano il respiro caldo dell’altra ragazza solleticare il loro collo. Spinsero ritmicamente senza sosta le loro tette insieme, e finalmente una coppia iniziò a guadagnare il terreno tra di loro. Lentamente, le tette perdenti iniziarono ad indietreggiare sotto il peso del seno dominante. La ragazza che stava perdendo iniziò a lottare sempre di meno, incapace di recuperare il terreno perso. Dopo un’ultima spinta, il seno di una ragazza cedette definitivamente. Le sue braccia si sarebbero abbassate lungo i fianchi, aspettando tra le lacrime la fine del loro duello, mentre la vincitrice avrebbe continuato a spingere il suo seno in avanti, per provocare ancora più dolore e frustrazione alla rivale. La perdente cadde in ginocchio, cullando le sue tette malridotte, mentre la vincitrice avrebbe sorriso malignamente mentre guardava dall’alto il lavoro svolto.
“Ora lui è mio, cagna” sibilò la predatrice, prima di abbandonare il bagno.
La ragazza rimase in quel bagno per altri minuti, fino a quando le lacrime non si sarebbero fermate. Aveva perso tutto ciò che aveva… di nuovo.

Mi svegliai nel tardo pomeriggio. Ero stanco dopo l’ennesima serata con Lara dopo gli allenamenti con Giorgia. Erano pochi mesi in cui le due ragazze si allenavano nelle lotte, e nonostante fosse immorale quanto raro una cosa del genere, le sessioni di allenamento finivano sempre con sessioni di sesso a tre. E devo dire che è dannatamente difficile compiacere quelle due ragazze contemporaneamente. Vivevo il sogno di ogni ragazzo, ma quando si immagina non si sente la stanchezza. Quando immaginavo di fare sesso con due ragazze, ero come un Dio, immortale ed instancabile. Ma la realtà era una pesante verità. Giorgia era un’insaziabile ninfomane, e ciò rese anche la mia ragazza così. Forse si sentiva in dovere di dimostrarmi che anche lei poteva essere come l’amica, oppure era semplicemente il momento. Quindi mi trovavo nel letto con due insaziabili ninfomani, amiche e rivali, pronte ad abusare del mio corpo. Ed ogni volta, dormo fino a tardi, essendo tremendamente stanco per le mie performance.
“Buongiorno, dormiglione!” disse Lara, sedendosi al mio fianco.
“Buongiorno, amore” risposi.
Onestamente non sono sicuro di essere riuscito a dirlo perfettamente. Provai ad alzarmi, ma mi sentì indolenzito. Ero sul divano. Non ricordavo come e quando ci arrivai, ma il mio risveglio fu più dolorante del previsto.
“Quanto ho dormito?” chiesi sbadigliando.
Lara rise, accarezzandomi la testa mentre la poggiavo sulle sue gambe.
“Più di dieci ore. Hai dato il tutto per tutto ieri, eh?” rise lei.
“Oh sì” sorrisi.
Avevo davvero dato il tutto per tutto. Giorgia era tornata casa da qualche ora, lei e Lara avevano mangiato assieme, scherzando sulla notte precedente.
“Non saluti nemmeno più?”
Spalancai gli occhi, fissando il soffitto. Quella voce la conoscevo, ed ero sicuro che non appartenesse alla mia fidanzata od a Giorgia.
“Ma che cazzo?” mi alzai di scatto, sedendomi sul divano.
Non mi ero minimamente accorto della presenza di un’altra persona, forse per l’essermi appena svegliato. Davanti a me, seduta sull’altro divanetto, c’era Martina. Boccheggiai senza parole, spostando il mio sguardo su Lara e sulla ragazza che più di un anno fa era la mia amante. Cosa diamine stava succedendo?
Lara mi prese la mano e mi iniziò a spiegare le cose. Io dormivo ancora quando Martina si presentò sulla porta di casa. Mentre lei era sotto la doccia, Giorgia l’aveva fatta entrare. Quando Lara la vide, le si schiantò addosso, pronta a lottare come la prima volta, ma Martina era venuta in pace. Aveva bisogno di lei e della sua femminilità. Martina mi raccontò che qualche mese dopo al duello tra lei e Lara, aveva conosciuto un ragazzo. Dopo alcuni mesi, si fidanzarono, fino a pochi giorni fa. Era andata in discoteca con lui, come ogni sabato sera. Ma quella notte, una ragazza si era in messa in mezzo tra lei ed il suo fidanzato. Non ci volle molto tempo, e Martina sentiva il seno di quella ragazza premuta contro il proprio. Ma nonostante i suoi migliori sforzi, Martina perse. Rimase da sola, il suo fidanzato andò via con quella ragazza e da allora non ha più avuto il coraggio di chiamarlo. Martina pensò di cercare aiuto, e sperò di trovarla nella sua vecchia nemesi.
“So che non ho il diritto di chiedervelo, e capirò se non vorrai aiutarmi… ma ho bisogno di aiuto”
Rimanemmo in silenzio. E fu quella la risposta alla sua domanda. Martina abbandonò la nostra abitazione senza ricevere risposta. Io non sapevo cosa pensasse Lara, così feci finta di niente. Rimanemmo lì sul divano fino alla sera, guardando i primi episodi di Black Mirror su Netflix. Non parlammo per tutto il tempo, poiché sapevo che stava pensando a cosa fare.
“Giorgia ha detto che dovrei farlo” disse ad un certo punto Lara.
La guardai, il suo sguardo era fisso sul televisore. Giorgia le aveva consigliato di aiutare Martina, così si sarebbe allenata. Ma era anche vero che avrebbe aiutato la ragazza che per poco non aveva rovinato la sua relazione. Era una scelta difficile.
“Cosa farai?” chiesi
“Domani scriverò a Martina, e gli dirò qualcosa” disse lei, appoggiandosi a me “ma la realtà è che non lo so”
Andammo a dormire tardi. Non eravamo in vena di fare sesso, così ci mettemmo subito a letto per dormire.

“Noooooo!” gemette Lara.
“Oh sì, brutta troia!” sibilò la ragazza.
Lara ed una ragazza dai lineamenti dolci stavano lottando sul mio letto. Erano sudate, e le loro tette rosse per il continuo sfregamento. E dopo un lungo scambio di colpi, Lara gemette rumorosamente. Vidi le sue magnifiche tette sgonfiarsi e dare terreno alla coppia rivale. Lara aveva uno sguardo di supplica e di dolore sul viso, mentre la ragazza sorrideva maligna. Spingendo in avanti il suo corpo, riuscì a far cadere Lara. Subito salì sopra alla mia ragazza, ed iniziò a macinare il suo seno vittorioso contro la coppia perdente.
“Ora lui è mio!” disse la ragazza, prima di appiattire completamente le tette di Lara.

Mi svegliai tutto sudato. Non mi era mai capitato di fare un sogno del genere. Guardai al mio fianco, ma Lara non c’era. Mi feci cadere sul letto, ansimante. Il giorno non iniziava nel migliore dei modi.
Lara era in salotto, a guardare la televisione. Quando mi vide, mi sorrise e mi baciò dolcemente. Passammo una ventina di minuti sul divano, senza preoccuparci di nulla. Ma entrambi sapevamo cosa bisognava fare.
“Lo farò” disse infine Lara.
Io annuì in silenzio. Potevo immaginare il peso di quelle parole. Stava per aiutare una sua rivale. L’avrebbe fatto per lei, per noi e per Martina. Non avevo il diritto di dirgli nulla. Ripensai al mio sogno, ma decisi di non dire nulla a Lara. Avevo paura di rovinarle la sua innaturale calma, anche se sapevo che lei fosse nervosa per ciò che andava a fare. Scrisse a Martina, dandole la sua risposta e chiedendole informazioni sulla ragazza. Si trattava di una ragazza turca, Ayla, una ventenne il cui seno faceva a gara con quello di Lara. Le sue foto erano tutte provocanti, e metteva sempre in mostra i suoi beni. Lara si sentì già infastidita da questa ragazza, ed insieme a Martina decisero il piano d’attacco.
Il successivo sabato sera eravamo in una discoteca vicina, una delle solite che frequentava Martina e che, probabilmente, frequentava anche Ayla. Ci ritrovammo in una discoteca piena di gente, tutta scura e con le luci verdi e viola che percorrevano la sala. L’edificio si sviluppava su due piani, dove solo i “VIP” potevano entrare. Il piano era semplice: la serata doveva passare in maniera normale, ci saremmo divertiti. Dovevamo solo aspettare che il bersaglio cadesse nella nostra trappola. E dopo una ventina di minuti, mi sedetti al bar per prendere da bere, aspettando che Ayla si facesse viva. Lara e Martina continuarono a ballare in pista, tenendo sotto controllo la situazione. Passarono circa dieci minuti, quando una ragazza si sedette al mio fianco. Lunghi capelli scuri, vestita con un lungo abito nero che non nascondeva le sue meravigliose curve. Potevo sentire i suoi occhi castani guardare il mio corpo, soffermandosi sulla zona tra le mie gambe.
“Un Bloody Mary” disse al barista. Subito aver bevuto, mi guardò mentre si leccava le labbra. Era caduta nella trappola “Non ti ho mai visto da queste parti… Ayla” disse, porgendomi la mano.
Ricambiai presentandomi, balbettando inizialmente. Cazzo, non mi aspettavo una ragazza così sexy. Le foto non davano il giusto valore alla sua bellezza.
“Sei qui da solo?” chiese, mentre appoggiava una mano sulla mia gamba.
“N-no. Sono con la mia ragazza”
“Oh? E ti ha lasciato tutto solo?” chiese ingenuamente sorridendo “Non bisogna lasciare incustodita una prelibatezza come te” terminò, guardandomi colpevole.
Non sapevo come rispondere. Dovevo prendere tempo, ma sono bastati pochi secondi per farmi dimenticare il piano. Ayla ci sapeva fare. Sorrisi, cercando di pensare a qualcosa da dire. Avevo bisogno d’aiuto.
“Sarebbe un peccato se noi due finissimo per…” iniziò a dire Ayla mentre la mano si avvicinava sempre di più al mio cazzo “… divertirci insieme” scandì sensualmente le ultime parole.
Deglutì a fatica. Se non fossi consapevole di ciò che stava succedendo, sarei stato fregato. Fortunatamente, la mano divina intervenne, e Lara si avvicinò a noi.
“Cosa cazzo stai facendo al mio ragazzo?” chiese arrabbiata.
Ayla perse il sorriso e squadrò la mia ragazza, soffermandosi sul suo seno. Il vestito blu scuro della mia ragazza valorizzava perfettamente il suo corpo, rendendola più sexy di quello che già era. Dopo aver guardato per qualche secondo la mia ragazza, Ayla sorrise e si rivolse di nuovo a me.
“Che ne dici se andassimo in un luogo… più appartato?” chiese, ignorando Lara.
La faccia di Lara divenne rossa.
“Come osi, puttana?” disse Lara afferrando la mano di Ayla rimasta sulla mia gamba “Levagli le mani di dosso!”
“Altrimenti, cagna?” chiese Ayla, alzandosi.
Le due ragazze si fissarono intensamente, rimanendo immobili. Era come se tutto il resto fosse scomparso per loro due. Ayla tirò con il suo braccio e Lara mollò la presa.
“Conosco le persone come te” iniziò a dire Lara “Pensi che solo perché sei sexy, tutti devono cadere ai tuoi piedi. Ma non stavolta, perché lui ha di meglio”
“Meglio? Tu? Per favore!” rispose Ayla, seccata “Non sei minimamente al mio livello”
Il piano stava procedendo perfettamente. Ayla era cascata nella trappola, ed era solo questione di tempo prima che lei e Lara si affrontassero. Ma mentre parlavano, mi venne in mente l’incubo che feci, ed un senso di inquietudine iniziò a formarsi dentro di me.
“Bene, cagna” disse infine Lara “Sei migliore di me? Dimostralo, allora”
“Non chiedo di meglio!” rispose Ayla “Qui ed ora. So anche dove”
Mi alzai e seguì le ragazze. Salimmo al piano superiore, superando la zona “VIP”. È bastata la presenza di Ayla a farci passare. Successivamente, entrammo in una stanza in fondo al piano. Un piccolo corridoio si aprì davanti a noi, con tre porte su ogni lato. Entrammo nell’ultima porta, ritrovandoci in un modesto bagno da discoteca.
“Qua non ci disturberà nessuno” disse la ragazza mentre chiudeva a chiave.
Ayla e Lara si avvicinarono al centro del bagno e, lentamente, abbassarono la parte superiore dei loro vestiti, rivelando i loro reggiseni. Lara indossava un reggiseno bianco con pallini azzurri, mentre Ayla una lingerie nera, che non lasciava nulla all’immaginazione.
“Proprio come una troia” sibilò Lara.
“Questa troia scoperà il tuo ragazzo, cagna” rispose Ayla.
Mentre Lara sganciava il reggiseno e lo lasciava cadere a terra, Ayla tolse la parte superiore della lingerie in maniera sensuale, accarezzando il suo seno nudo mentre guardava arrogante la ragazza davanti a sé. Le tette di Ayla erano grandi, con lunghi capezzoli scuri. Guardando le due ragazze, non riuscivo a capire chi avesse il seno più grosso, erano identici!
In silenzio, Ayla sollevò le braccia, alzandosi i capelli con le mani. Sorrise, guardando prima il suo seno e poi Lara. La mia ragazza ringhiò in risposta, imitando la rivale. Le ragazze si fissarono, Ayla con uno sguardo fiducioso e Lara con sguardo aggressivo, mentre si avvicinarono lentamente.
“Puttana” la derise Lara
“Cagna” rispose Ayla.
Lara premette il seno destro contro la tetta sinistra di Ayla, spingendo in alto ed in basso. La ragazza spinse indietro in risposta, premendo dal basso la tetta destra con il seno destra di Lara. I loro corpi si muovono lentamente, cercando di tenere i loro seni più a contatto, mentre spingono in avanti. Ayla sorrise, girando le spalle per oscillare il suo seno destro contro la controparte, che si modella attorno alle tette della rivale. Lara sibila, facendo un passo indietro per il colpo, mentre Ayla infila subito le sue tette nella mischia. Le tette di Ayla scivolano sopra al paio di Lara, mentre la mia fidanzata inarca la schiena per fermare la rivale.
Ayla spinge il seno contro le tette di Lara, prima di ripetere la mossa precedente, obbligando di nuovo l’avversaria a fare un passo indietro mentre mantengono in contatto i loro seni. La mia ragazza strinse i denti e spinse in avanti, incontrando il colpo frontale della ragazza dai capelli neri.
“Le mie tette distruggeranno le tue, cagna” sibilò Ayla mentre Lara gemeva per l’impatto.
Lara chiuse gli occhi, mentre la sua schiena si avvicinava al muro del bagno. Ayla sembrava diventare sempre più forte mentre spingeva indietro Lara con i loro scontri frontali. Guardai il viso di Lara, cercando di capire se fosse parte di una sua tattica mirata a ribaltare la situazione, mentre la preoccupazione iniziava a crescere. Ayla era troppo anche per lei?
Lara venne spinta finalmente contro il muro con un sordo tonfo. La mia fidanzata grugnì quando sentì la parete fredda contro la sua schiena nuda, mentre Ayla iniziò a trascinare le sue tette su quelle della rivale. Lara inarcò la schiena, cercando di spingere via la ragazza, e le loro tette si gonfiarono insieme. Lottarono per alcuni minuti prima che Ayla si alzasse sulle punte dei piedi e facendo cadere il suo pesante seno sulla coppia di Lara. La mia ragazza guaì, sporgendosi in avanti per il colpo mentre le sue tette ondeggiarono. Ayla non diede tempo all’avversaria e la afferrò per le spalle, inarcando la schiena per schiaffeggiare le tette rivali con le sue. Vidi i capezzoli di Ayla penetrare sotto le areole di Lara, mentre la mia ragazza si morse il labbro inferiore. Lara si alzò in punta di piedi cercando di alleviare il dolore e Ayla spinse in avanti il suo corpo, continuando a pompare il suo seno contro quello di Lara mentre la mia ragazza girava la testa a disagio. Lara si era già trovato in una situazione spinosa, Ayla le stava facendo male. Di tanto in tanto, Lara gemeva o sussultata mentre i suoi seni venivano spinti e sbattuti dalle tette di Ayla, che lottava con un ghigno fiducioso sul viso.
“Cosa c’è, troia? Le tette fanno male?” incalzò Ayla spingendo di nuovo “E questo? Fa male, vero?”
Nessuno poteva negare che Lara stesse soffrendo, i suoi gemiti si fecero più frequenti. La mia ragazza era bloccata contro il muro dalla rivale, e questo non le permetteva di assestare colpi potenti per danneggiare Ayla. I loro seni continuarono a scivolare e gonfiarsi insieme, ma il seno di Ayla guadagnava sempre più terreno. Ogni spinta della ragazza dai capelli neri corrispondeva ad un ondeggiamento della carne di Lara, mentre lei si contorce per abbracciare Ayla in maniera tale da rallentarne i movimenti. Ma la ragazza non è una preda facile, e afferrò i polsi di Lara, che tirò verso il basso e verso l’alto le mani per liberarsi. Ayla sorrise mentre Lara grugnì nel cercare di liberare i suoi polsi, ma il sudore sui loro corpi e il dolore nel suo seno la stavano mettendo a dura prova.
Mentre cercava di liberarsi, Lara inarcò la schiena per respingere le tette nemiche, abbassandosi in maniera che le sue tette scivolassero sotto al seno di Ayla. La ragazza dai capelli neri si preparò a spingere in avanti, ma proprio mentre lei spostava in avanti il corpo, il sorriso scomparve dalle sue labbra. Lara si alzò di scatto, mandando il suo seno contro la parte inferiore delle tette di Ayla, colpendole con un rumoroso schiaffo carnoso. Gli occhi di Ayla si spalancano mentre Lara continua tira a sé la ragazza e macina i suoi seni nella parte inferiore delle tette della rivale.
“Tocca a me, puttana” ringhia Lara spingendo.
La ragazza dai capelli neri gemette, cercando di spingere via la ragazza. Ma Lara non avrebbe perso il vantaggio appena ottenuto, e continuò a spingere e macinar le sue tette nella parte debole del seno di Ayla. Pian piano, la mia fidanzata si allontanò dal muro, invertendo poi la situazione. Ma al contrario di Lara, la ragazza dai capelli neri non aveva la minima intenzione di venire spinta contro il muro. Ayla riuscì a fermare in qualche modo l’avanzata della rivale, premendo il suo seno dall’alto quando Lara lo spinse dal basso. Le loro tette rimasero pressate per pochi secondi, prima di scivolare tra loro. Lara grugnì, iniziando a schiacciare le sue tette contro quelle della ragazza, mentre Ayla spinge in avanti il suo seno cercando di pugnalare la carne del seno della rivale. Nella loro lotta, occasionalmente i loro capezzoli si scontravano, mandando scosse per tutti i loro corpi. Iniziarono ad ansimare per il contatto sempre più intenso, sentendo i capezzoli avversari pugnalare e strofinarsi nella propria carne. Ayla sorrise mentre fece gemere la rivale quando pugnalò più a fondo le sue piccole armi. Ma Lara risponde in natura, e le due ragazze iniziano a pugnalarsi a vicenda con i capezzoli. Avanti ed indietro, continuano a colpirsi senza sosta. Ansimando e gemendo, continuarono così per diversi minuti.
“Non puoi… battere… i miei… capezzoli… cagna” insinuò tra i respiri Ayla.
“Posso… e lo farò… troia” rispose ansimando Lara.
Con mutuo accordo, si liberarono dalle rispettive prese. Entrambe massaggiarono i loro seni doloranti, ora rossi e sudati per il continuo sfregamento. Non riuscivo a vedere una netta differenza tra i loro seni, le due coppie di tette erano arrossate allo stesso modo, pendendo leggermente verso il basso. Ayla fu la prima a muoversi, sollevando il seno con le mani e puntando i suoi capezzoli verso Lara.
“Se non vuoi fare una brutta figura, arrenditi ora” sorrise Ayla con voce dolce.
Nella sua voce era celata il desiderio di andare avanti, ossessionata dallo scoprire chi avrebbe vinto tra loro due. Un sentimento che anche Lara condivideva. Sollevo anche lei le tette con le mani, puntando i capezzoli verso Ayla.
“Non sarò io quella che perderà questa lotta” sibilò Lara.
Lentamente, le due ragazze avvicinano i loro capezzoli. Il primo contatto è stato veloce, dove i capezzoli si sono spinti per un secondo prima di scivolare tra loro e conficcarsi nelle areole avversarie. Entrambe ansimarono quando sentirono profanate le loro areole. Ayla speronò le sue tette contro quelle di Lara, e le quattro tette sbattono insieme. La mia ragazza gemette, rispondendo subito al fuoco con una spinta frontale. I loro capezzoli si scontrarono ancora ed ancora, piegandosi a vicenda prima di tornare alla loro posizione naturale e tuffarsi nella carne. Ad ogni colpo, le due ragazze grugniscono per l’improvvisa sensazione di disagio, obbligando Lara a cambiare tattica. Vedendo che non stava prendendo il sopravvento dopo alcuni minuti, la mia ragazza afferrò la vita di Ayla e sbatté le sue tette a destra e sinistra, tagliando la carne di Ayla con i suoi capezzoli. La ragazza dai capelli neri gemette per i primi tre colpi, prima di imitare la mossa, colpendosi più e più volte con i capezzoli mentre le tette si gonfiavano per la pressione. Diversi minuti di tagli e spinte, iniziarono a respirare a fatica. Cercavano incessantemente un modo per avere aria nei polmoni, ma ogni volta non sembrava abbastanza. Lentamente, si appoggiarono l’una sull’altra, in maniera tale che i loro capezzoli si scontrassero perfettamente. Cercarono con tutte le loro forze di spingere i capezzoli rivali, spingendo lentamente i loro capezzoli, ma la lotta era troppo equilibrata. I loro capezzoli continuarono a scivolare tra loro, e le ragazze dovettero ripetere i loro movimenti più volte. A volte, una ragazza avrebbe emesso un gemito, spingendo per poco i capezzoli rivali, ma non è mai stato abbastanza.
Lara spinse un po' più forte le sue tette contro quelle di Ayla, facendola gemere. Ma la ragazza dai capelli neri avrebbe subito recuperato con una sua spinta, vincendo un gemito dalla rivale. Nessuna delle due era pronta ad accettare che l’altra potesse vincere, e ciò le spinse a lottare più duramente. Iniziarono a sbattere di nuovo le loro tette insieme, da sinistra e da destra, dall’alto e dal basso. Continuarono a premere insieme i loro seni, grugnendo mentre le loro fronti si toccarono. I loro occhi erano fissi sulla lotta sotto di loro, volevano vedere l’esatto momento in cui avrebbero iniziato a vincere.
“Maledizione… perdi, perdi, perdi!” inveisce Lara, continuando a spingere.
“Sono meglio… di te” risponde Ayla, rispondendo agli attacchi.
I movimenti iniziano a diventare più violenti, e la carne dei seni viene scossa ad ogni colpo. Colpo su colpo, le due ragazze ripresero la loro lotta, dove una delle due ragazze iniziò ad indietreggiare dopo un violento scambio di colpi. Entrambe gemono ad ogni colpo, ma una riesce a gestire meglio il dolore che sente nel proprio seno. Vidi perfettamente una ragazza iniziare a spingere indietro la rivale, mentre l’altra grugniva cercando di recuperare. Dopo pochi secondi, una ragazza inizia a gemere più forte ogni volta che le loro tette si scontrano, senza trovare maniera di tornare alla carica.
Dopo un forte colpo, Ayla premette di nuovo le sue tette contro il seno di Lara, ma con suo rammarico scoprì di non aver ottenuto l’effetto sperato. Per un attimo, la ragazza dai capelli neri avverte una differenza tra i loro capezzoli, ma sono quelli di Lara ad aver mantenuto la loro forma. Grugnisce, non capendo come possa essere possibile, e spinge di nuovo le sue tette in avanti. Lara spinge a sua volta, e dopo pochi minuti, la schiena di Ayla preme contro la superficie fredda dietro di lei. La ragazza dai capelli neri pugnala subito con i suoi capezzoli, e la mia ragazza risponde strofinando le sue punte nella carne della rivale. Scontrandosi, i capezzoli di Lara vennero spinti verso l’interno del suo seno, facendola gemere per la scoperta improvvisa.
“Le tue tette non hanno possibilità contro le mie, cagna” sibilò Ayla, sorridendo mentre pugnalava ancora una volta.
Lara non rispose, e continuò a lottare senza sosta. Non aveva ancora perso. Spinsero le loro tette insieme, i capezzoli sepolti nella carne si spinsero a vicenda, cercando di vincere la coppia rivale nella loro guerra per la supremazia. Pian piano, una coppia di tette iniziò a perdere terreno, sotto l’assalto della coppia rivale. Lentamente, i capezzoli di una ragazza iniziarono ad indietreggiare, fino a quando non ci fu niente da fare.
“No, non è possibile” gemette Ayla.
Guardò incredula verso il basso, scoprendo il suo seno appiattito contro il suo petto e sentendo i suoi capezzoli nella sua carne, trattenuti dalla coppia di Lara. La mia ragazza spinge ancora più avanti, iniziando a macinare le sue tette contro la coppia ormai sconfitta di Ayla.
“Dillo, cagna” sibilò Lara, guardando negli occhi la rivale. Lara aveva sempre visto arroganza, superbia e sicurezza negli occhi di Ayla, ma questa volta c’era sconfitta, paura, odio “… Dillo”
“Le tue… tette sono meglio… delle mie” ansimò Ayla, mentre sentiva il peso opprimente delle tette della mia fidanzata continuare ad infierire contro il suo povero seno.
“E?”
“Sei… migliore di… me… Sono solo… una troia” finì Ayla, iniziando a singhiozzare.
Lara si tirò indietro e lasciò cadere Ayla sul pavimento, cullando le sue tette sconfitte e doloranti. La mia fidanzata prese come premio il reggiseno della sconfitta, indossandolo prima di rivestirsi e ponendo il suo nella borsa. Le stava a pennello, segno che i loro seni erano davvero identici… o lo erano.
“Andiamo. Dobbiamo dare la buona notizia a Martina” disse Lara senza degnare di uno sguardo la ragazza a terra.
Sentì Ayla sospirare sentendo il nome di Martina, intuendo chi fosse l’artefice di tutto. Chiusi la porta dietro di me, sentendo poi i singhiozzi di Ayla diventare un pianto sconfitto.
Tornammo a casa, nemmeno venti minuti dopo. Martina ci ringraziò con il cuore in mano, dicendo che se avessimo avuto bisogno di lei, potevano chiamarla in qualunque momento. Tornai a casa, e senza aver possibilità di svestirmi con calma, Lara si aggrappò a me famelica di sesso.
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